Recensione: I ragazzi delle case INCIS
I ragazzi delle case INCIS di Leo Spanu
“I ragazzi delle case INCIS” di Leo Spanu è un romanzo che ci porta nella Treviso degli anni ’50, un’epoca di ricostruzione e di ricerca di speranza dopo i traumi della Seconda Guerra Mondiale. Il libro si focalizza su un gruppo di bambini dai sei ai dodici anni, offrendo uno sguardo intimo sulle loro esperienze, i loro giochi e il loro complesso rapporto con il mondo degli adulti.
Il protagonista è un bambino sardo emigrato nel profondo Nord, un ragazzo difficile e spesso incompreso. La sua crescita, sia intellettuale che umana, è raccontata come un percorso casuale e pieno di difficoltà. Spanu dipinge un ritratto vivido e realistico di un’infanzia travagliata, in cui la mancanza di comprensione da parte degli adulti è un tema ricorrente.
Una delle grandi qualità del romanzo è la sua capacità di far emergere le voci dei bambini, un mondo spesso sconosciuto e frainteso. Spanu non offre risposte facili, ma solleva interrogativi profondi sull’educazione e sul ruolo degli adulti nella crescita dei figli. Il romanzo ci spinge a riflettere su quanto l’educazione che impartiamo ai nostri figli abbia realmente un senso, o se i bambini non crescano e si formino nonostante le nostre interferenze.
La Treviso degli anni ’50, con le sue case INCIS (Istituto Nazionale per le Case degli Impiegati dello Stato), fa da sfondo a questa storia di formazione. Il contesto storico e sociale è reso con grande dettaglio, contribuendo a creare un’atmosfera autentica che arricchisce la narrazione.
In conclusione, “I ragazzi delle case INCIS” è un romanzo toccante e riflessivo, che riesce a catturare l’essenza dell’infanzia e delle sue sfide. Leo Spanu, con una scrittura coinvolgente e sensibile, ci offre uno sguardo profondo su una generazione in crescita, sollevando domande cruciali sul nostro ruolo di genitori ed educatori. Un libro che merita di essere letto e ponderato, per comprendere meglio il complesso mondo dei bambini e il loro percorso verso l’età adulta.
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