Sorsensi o sussinchi?

Sorsensi o sussinchi? (1)

di Leo Spanu


Malgrado l’apparenza, i termini  sorsensi e sussinchi non sono sinonimi ma indicano due diversi tipi di abitanti della ridente città di Sorso. Il sorsense è spesso stravagante;  una forma di evasione occasionale dalla banalità del quotidiano, un effetto dell’ironia ( e dell’autoironia) che come tutti sanno è una componente essenziale dell’intelligenza. A volte, alcuni, sono presi anche da una leggera forma di follia che invece è un a specie di breve fuga dalla realtà. Quando è parziale riesce anche ad avvicinarsi alla poesia (  Sorso è una città che produce, da sempre, artisti di ogni genere); quando la follia è totale allora se ne occupa la psichiatria.
“Lu macchini” (2) dei sorsensi  è qualcosa di diverso,  una particolare forma di stupidità che si dice ispirato dall’acqua della Billellara e pertanto tipico degli abitanti della città romangina.
Vediamo di chiarire ai diffamatori  e ai riportisti di calunnie che noi, come tutti i paesi del mondo, abbiamo la nostra quota  di imbecilli ma, per pudore,  non li eleggiamo mai sindaci o onorevoli . Ancor meno li facciamo diventare ministri o, come in altri stati, presidenti.
In genere ce li teniamo in casa e, solo quando la Nuova Sardegna non sa cosa cazzo scrivere,  finiamo alla ribalta nazionale come nel caso della balena. Per onor del vero da quella storia ne siamo usciti un po’ ammaccati, ma anche  qualche famoso giornalista televisivo si è guadagnato il diploma di “maccu” senza aver mai bevuto l’acqua della nostra fontana.
A proposito, a Gubbio fanno i soldi vendendo diplomi  di  “scemo” e altro a chiunque beva la loro acqua, perché anche noi non  cerchiamo di monetizzare  la nostra acqua e relativa reputazione. Naturalmente dopo averla disinquinata perché sono 40 anni che nessuno si abbevera alle fresche acque della famosa fontana e, per la verità, non mi sembra che i nostri baldi giovani siano meno “ macchi” dei loro genitori e dei loro nonni. Anzi mi sembrano  un po’ tristi ed ammosciati. Vuoi vedere che quell’acqua regalava quel pizzico di follia che serve a rendere più allegra l’esistenza?
Sussinchi macchi? Ma chi lo dice.
I nostri cugini portotorresi, noti come “ sussinchi di scoglio” che prima dell’industria per un pugno di fichi secchi ti regalavano un cesto di aragoste? Oggi noi non abbiamo più fichi e loro non hanno più aragoste. Grazie al fallimento dell’industria ( l’agricoltura e la pesca l’abbiamo abbandonata tanto tempo fa) siamo finiti  nella merda che, ancora oggi che è tutto morto o quasi, si sente la puzza.
I nostri vicini sassaresi? Loro hanno l’acqua della fontana del Rosello ma hanno sempre cercato e mangiato le verdure provenienti da Sorso e irrigate con l’acqua della  Billellara: cavoli, finocchi, lattuga e carciofi e fichi ( anche loro!)  e tanto altro. Secondo me hanno acquisito la parte sbagliata della nostra follia ed è per questo che da sempre cercano di rubarci la spiaggia di Platamona. A volta l’hanno messo nella loro pubblicità: Platamona ( Sassari) invece di Platamona ( Sorso).
Anche una catena di villaggi turistici, una volta, aveva utilizzato le  fotografie delle spiagge sorsensi per magnificare alberghi  di altre località italiane.
I nostri vicini sennoresi? Loro si sono sempre fatti i fatti loro, i vigneti e gli uliveti  nostri e vendono bene vino ed olio perché sono ottimi commercianti. Dicono che questo loro talento sia dovuto all’origine ebraica. Non saprei,  nel mio DNA c’è un  quarto di sangue sennorese ma io non riuscirei a vendere una bottiglia d’acqua minerale neanche nel deserto del Sahara. A proposito, Sennori ha sempre avuto fontane di acque veramente buone. Forse per invidia dei sorsensi hanno dichiarato “ tutto inquinato” e da allora mi tocca comprare l’acqua. Oggi sono seduti sopra un mare d’acqua, inutilizzata, ma voi non ditelo ad Abbanoa se no ci fanno pagare anche quella.

In conclusione noi sorsensi siamo o non siamo scemi? Non ho una risposta: confesso che ogni tanto,  quando mi guardo intorno e vedo i comportamenti di certi esseri umani mi sento un po’ imbecille anch’io ma è solo lo stato d’animo  di un momento. Mi fanno invece paura gli imbecilli in servizio permanente  effettivo: sono in continuo aumento e non hanno mai bevuto l’acqua della Billellara.

NOTE
1) Si dice sorsensi e non sorsesi. Cit. Nicola Tanda.
2)  Maccus era un personaggio della commedia farsesca romana e indicava uno sciocco.

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