Favole: Nessuno mi può giudicare


di Leo Spanu

Uno con un nome simile, Aramays Mikhataryan (1962) nato in Georgia che vive prima in Russia  poi  negli USA (finalmente qualcosa in comune tra le due superpotenze) dovrebbe fare il moschettiere in Francia o il codice fiscale in Italia, invece è un pittore di talento che mischia reminiscenze arcaiche, studi classici e nostalgia dell' Armenia. Come il grande cantautore Charles Aznavour (Aznavouryan), armeno di Francia, scomparso da poco. Senza di lui Com'è triste Venezia, ed anche noi.

Ma io vorrei raccontare un'altra favola, agrodolce, come le mie storie di donne sole. Ne ho incontrate molte, in genere si nascondono nell'ombra nell'attesa di un uomo che le illumini. Avrei voluto regalare loro almeno un sorriso ma anch'io ero troppo distratto per guardare e vedere.
Non so come sarà il mondo di domani, ma , comunque vada, speriamo che sia femmina. Noi abbiamo già dato.
Ed ora la storia di Anna K.

Anna faceva la pescivendola con grande professionalità: controllava personalmente che fossero freschi.  Lei trattava sia i pesci grandi...

... che i pesci piccoli, tanto piccoli che ne doveva  mangiare in quantità industriale per sentirne il sapore.

Il problema  era la sua gattina, che sembrava un leopardo e mangiava in proporzione perchè anche lei  adorava ogni specie di pesce.

Allora Anna decise di fare un mestiere (a suo dire) più remunerativo e cominciò ad occuparsi di uccelli: alcuni erano veramente belli, con il becco lungo e lunghe piume colorate. Ma volavano troppo in alto per lei.

Infatti, a lei, quando si toglieva la maschera e tornava ad essere quello che era, un niente come tante, toccavano solo uccelli piccoli, del tipo uccello padulo quello che vola basso, sempre all'altezza del...

Alla fine,  Anna pensò che  uccellini o uccellacci non la facevano volare come aveva sperato. Tutti prodotti di ovetti piccoli piccoli. Forse servono uova di struzzo ma quelli non volano.

Per consolarsi Anna ogni tanto suonava la chitarrina ma fare musica da soli è triste. Meglio un duetto: chiese il clarinetto a  Renzo Arbore ma lui suona solo con la sua Orchestra Italiana.

Poi un giorno incontrò l'uomo giusto, quello che le diceva che era bella e desiderabile, quello che faceva le serenate (Non ne fanno più? Scusate sono rimasto indietro con le regole del corteggiamento), quello che su un bianco destriero la portava verso paradisi segreti.  (E va bene, la portava in camporella con una Punto malandata.)

Lei si scoprì lentamente come Venere quando nasce dalle acque del mare ma lui si mise a suonare il mandolino invece di suonare lei. In testa aveva tante campanelline  che ormai non suonano più. (Perchè oggi fanno le campane  senza batacchio?) 

Nudi ed insieme erano una bella coppia, lui aveva tre palle come Bartolomeo Colleoni. Lei diede una tastatina pensando : Speriamo bene. Lui invece aveva altre palle, pardon altri pensieri,  per la testa  e nessuno ha mai saputo come è andata a finire. L'unica notizia proveniente dalla Russia è che un certo Tolstoj, ha scritto un romanzo intitolato Anna K. Ma credo si tratti di un'altra Anna.

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