Le donne nella mitologia greca: divinità minori
di Leo Spanu
Aurora (Eos)
Detta "dita di rosa", sorella del Sole, Aurora è la prima luce del giorno; ogni mattino sale sul cocchio per portare la luce al mondo. Innamorata di Titone, fratello di Priamo, chiede a Giove l'immortalità per il suo amato ma si dimentica di chiedere l'eterna giovinezza. Così Titone è condannato a invecchiare per l'eternità. A volte le donne sono distratte. Si innamora anche del giovane Cefalo e per lui abbandona i suoi compiti creando il caos nell'universo. Poi tutto ritornerà tutto in ordine ma Aurora dovrà lasciare l'amante.
Ebe
Figlia di Giove e di Giunone, è la dea della giovinezza e coppiera (una sommelier ante litteram) degli dei cui serve il nettare durante i banchetti. E' una specie di Cenerentola, un pò serva, un pò figlia della casa. E' stata sposa di Ercole e nel tempo libero ama danzare con la Ore e le Muse mentre Apollo suona la lira.
Galatea
Divinità marina, fu amata dal gigante Polifemo ma lei non corrispondeva anzi amava Aci, un bellissimo pastore figlio di Pan. Così morso dalla gelosia Polifemo lo uccise scagliandogli contro un masso. Galatea trasformò poi l'amato in un fiume. E' dura la vita (e l'amore) per i troppo brutti e Polifemo, con un occhio solo (poi Ulisse-Nessuno gli tolse anche quello) non affascina di sicuro le belle ragazze. E' un triste destino anche di tanti altri amori impossibili; Quasimodo con Esmeralda, Cyrano con Rossana.
Le Grazie (Cariti)
Figlie di Giove e di Eurinome, rappresentano la grazia e la bellezza e infondono gioia nel cuore degli dei e degli uomini. I loro nomi: Eufrosine (la gioia o la letizia), Talia (la prosperità e la portatrice di fiori) e Aglae (l'ornamento o lo splendore).
Le Muse
Figlie di Giove e di Mnemosine (la Memoria) sono nove sorelle che presiedono all'ispirazione artistica: Calliope (tromba, tavoletta, stilo oppure la poesia epica); Clio (libro, cartiglio, tromba oppure la storia)); Polimnia (strumento musicale oppure gli inni eroici); Euterpe (flauto e altri strumenti oppure la poesia lirica); Tersicore (lira o altri strumenti a corda oppure la danza); Erato (strumento a corda, tamburello oppure la poesia amorosa); Melpomene ( maschera tragica, corno oppure la tragedia); Talia (cartiglio, maschera, corona d'edera, bastone oppure la commedia e la poesia idillica); Urania (globo celeste o compasso oppure l'astronomia)
Pandora
In realtà non è una vera dea ma una creatura che Giove ha fatto "costruire" da Vulcano. Pandora riceve da tutti gli dei un dono: da Minerva la conoscenza dell'arte della tessitura, da Venere la bellezza, da Mercurio la falsità e la furbizia. Giove ha creato Pandora per vendicarsi di Prometeo che ha dato in dono agli umani il fuoco, quindi invia la invia da Epimeteo, fratello di Prometeo, che ne fa la sua sposa. Nella casa di Epimeteo c'è un grande vaso, sigillato, dove sono contenute tutte le calamità. Pandora (la curiosità è donna) apre il coperchio e tutti i mali si diffondono sulla terra. Solo la speranza rimane dentro il vaso e Giove ordina a Pandora di richiudere il vaso prima che fugga anche la speranza.
Proserpina (Persefone)
Figlia di Giove e di Cerere, viene rapita da Plutone, dio degli Inferi, che ne fa la sua sposa La madre la prende molto male e per ripicca si ritira in solitudine provocando siccità e carestie sulla terra. Allora Giove ordina che Proserpina viva per tre mesi negli Inferi e nove sulla terra. Un grande privilegio perchè nessuno che si rechi nel mondo dei morti può tornare. Ogni regola ha sempre le sue eccezioni come Orfeo e Ulisse.
Sibille
Le Sibille non sono in realtà delle divinità ma, in quanto sacerdotesse di Apollo, hanno capacità divinatorie e predicono il futuro oltre ad interpretare gli oracoli del dio. Le Sibille sono quattro; Sibilla Delfica, Eritrea, Libica, Persica, ma secondo altre versioni dieci o dodici. I loro nomi sono: Agrippina, Cumana, Cimmeria, Ellespontica, Frigia, Samia, Samo e Tiburtina. A volte vengono affiancate ai 12 profeti dell'Antico Testamento.
Michelangelo Buonarroti (Caprese 1475- Roma 1574) Le Sibille (1508-12) Città del Vaticano, cappella Sistina.
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