Sardegna tra due secoli (1800-1900)

di Leo Spanu

"Sardegna tra due secoli " è una pubblicazione dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico di Nuoro, stampato nel 1980 da Edizioni 3 T di Cagliari. Il volume, a cura di Fernando Pilia, pubblica parte delle cartoline della collezione di Pio Colombini, un toscano di Montalcino che, avendo lavorato come docente universitario presso le facoltà di Medicina prima di Sassari e poi di Cagliari dal 1898 fino al 1913 si era appassionato alla storia della Sardegna, ai suoi costumi ed anche dopo la partenza dall’isola aveva mantenuto le relazioni con colleghi e amici che continuavano a spedirgli cartoline e altro materiale.
Come molti continentali innamorati della Sardegna, il professore Colombini non si limitò alla semplice collezione di materiale vario, ma catalogò in quattro volumi le cartoline in suo possesso ordinandole, in ordine alfabetico per località, in quattro raccoglitori rilegati in stile liberty.

Nel 1959, nella sede sociale del Gremio dei Sardi, in via Nomentana a Roma, fu ospitata una mostra sui vari aspetti dell’isola a cura degli eredi Colombini.
Si trattava di oggetti di vario genere: mobili in stile sardo, armi bianche e da fuoco in foggia antica, trofei di caccia (spoglie di cervi, mufloni, daini e cinghiali), gioielli, amuleti e monili già disposti in apposite teche, tessuti e ricami, capi d’abbigliamento femminili e maschili, utensili domestici e di lavoro agricolo, e, naturalmente, i quattro volumi di cartoline.
Visto il valore della collezione l’allora assessore  regionale al Turismo Anselmo Contu, avviò delle trattative con la famiglia Colombini per  far rientrare quell’importante materiale in Sardegna.
Dopo molte difficoltà create dalla burocrazia e dalla cecità di molti uomini politici sardi, la collezione Colombini fu ceduta alla regione Sardegna ad un prezzo molto modesto, più  che altro una forma di risarcimento simbolico. La raccolta costituì il primo nucleo del  "Museo della Vita e delle Tradizioni Popolari Sarde” di Nuoro.

In questo articolo mi limiterò a presentare solo alcune (sono circa 500) cartoline invitando i lettori interessati a procurarsi una copia di questo libro ricco di informazione sulla storia della Sardegna a cavallo di due secoli: agricoltura, zootecnia, commercio. attività industriali, tutto raccontato con ricchezza di particolari e con un linguaggio chiaro. Ci sono inoltre notizie sulla popolazione, sulle comunicazioni, il banditismo, la crisi economica, la cultura tradizionale.
Il libro è il primo di una serie di volumi che secondo i programmi dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico doveva essere pubblicato. Non se esistano altri volumi, io purtroppo possiede solo questo, ma nella mia biblioteca ci sono altri libri di diversi editori che raccontano la Sardegna di ieri (anche quella di oggi). Se i miei lettori riterranno l’argomento interessante vedrò in seguito di presentare anche quelli.

NOTA
La qualità delle riproduzioni non dipende da me.

Cagliari. Via Roma e palazzo Zamberletti. L'inquadratura del porto mostra un palazzo con porticato a colonne, una costruzione che sarà distrutta dalle bombe alleate nel 1943. Lungo il molo procede il tram del Campidano che a quel tempo trasportava passeggeri e merci.

Cagliari. Saline. Questa attività era riservata ai condannati, concessi dallo Stato in appalto ad un'impresa privata. 

Cagliari. Saline. Sulle acque del canale delle saline i forzati trainavano con un cavo un pesante barcone per spostare il prodotto verso il punto d'imbarco.

Carloforte. Monumento a Carlo Emanuele III di Savoia. La piazza centrale che si apre sullo spiazzo del molo. Il monumento è dedicato al re di Sardegna che favorì l'immigrazione dei liguri di Tabarka nell'isola di San Pietro.

Iglesias. La miniera di Monteponi. Il prodotto viene trasportato coi carri a buoi

Guspini. Chiesa parrocchiale di san Nicola

Villacidro. Lavatoio pubblico.

Oristano. Piazza della cattedrale.

Cabras. Pescatori, L'imbarcazione,che si chiama "su fassoni" è ricavata da erbe palustri intrecciate, una tecnica antichissima.

San Vero Milis. Cestinaia.

Bosa

Macomer. Ristorante della stazione.

Aritzo. Panorama.


Nuoro. Grazia Deledda in costume sardo.

Bono. Processione.

Chilivani (Ozieri) Una via della borgata.

Sassari. La torre di porta sant'Antonio.

Alghero

Sorso. Lavatoio pubblico.

Sennori. Ritorno in paese.

Porto Torres

Santa Maria Coghinas. Bagnanti nelle acque termali.

Golfo Aranci. Il treno delle Ferrovie Reali. La locomotiva si chiamava Amsicora.

Carro nuziale campidanese.

Caprera. Giuseppe Garibaldi ripreso un anno prima della morte.

I poeti delle gare estemporanee.

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