Tanto gentile e tanto onesta pare
di Leo Spanu
Dalle Rime Nuove di Dante (1)
Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand'ella altrui saluta
ch'ogne lingua deven tremando muta
e li occhi no l'ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare
benignamente e d'umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi si piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che 'ntender no la può chi no la prova:
e par che de la sua labbia si mova
uno spirito soave pien d'amore,
che va dicendo all'anima: sospira.
Una poesia che è diventata un inno alle donne, e all'amor cortese.
Ho sempre amato l'incipit di questo sonetto che dà un'immagine e un'idea della bellezza femminile fuori dai soliti schemi, ieri come oggi che le donne virago vanno tanto di moda. Vedere la tartaruga addominale in certe pseudo fanciulle non è il massimo per un vecchio ammiratore della bellezza tradizionale; non dico di essere come Tiziano o Renoir che le donne le dipingevano sempre con la pancetta e pure qualche cosina in più ma sono d'accordo con Roberto Vecchioni quando canta "voglio una donna con la gonna". E' vero che fu linciato (solo a parole, per fortuna) da eserciti di femministe incazzose ma io quando sento, o leggo (sulla rete) donne che dicono: "Adesso mi avete rotto i c.....! " mi sento più che vecchio, mi sento antico, molto antico. Perchè certi attributi, una volta, li avevamo solo noi uomini.Ma torniamo alla donna gentile così come la vedevano artisti di ogni epoca.
NOTE
Se avete qualche problem con l'italiano antico (si chiamava volgare mentre il latino era la lingua nobile) è un problema vostro. Non fate tante difficoltà quando mettete l'inglese anche nella minestra!
Come sempre (o quasi) le immagini sono tratte dalle cartoline della mia collezione.
Dalle Rime Nuove di Dante (1)
Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand'ella altrui saluta
ch'ogne lingua deven tremando muta
e li occhi no l'ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi laudare
benignamente e d'umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.
Mostrasi si piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che 'ntender no la può chi no la prova:
e par che de la sua labbia si mova
uno spirito soave pien d'amore,
che va dicendo all'anima: sospira.
Una poesia che è diventata un inno alle donne, e all'amor cortese.
Ho sempre amato l'incipit di questo sonetto che dà un'immagine e un'idea della bellezza femminile fuori dai soliti schemi, ieri come oggi che le donne virago vanno tanto di moda. Vedere la tartaruga addominale in certe pseudo fanciulle non è il massimo per un vecchio ammiratore della bellezza tradizionale; non dico di essere come Tiziano o Renoir che le donne le dipingevano sempre con la pancetta e pure qualche cosina in più ma sono d'accordo con Roberto Vecchioni quando canta "voglio una donna con la gonna". E' vero che fu linciato (solo a parole, per fortuna) da eserciti di femministe incazzose ma io quando sento, o leggo (sulla rete) donne che dicono: "Adesso mi avete rotto i c.....! " mi sento più che vecchio, mi sento antico, molto antico. Perchè certi attributi, una volta, li avevamo solo noi uomini.Ma torniamo alla donna gentile così come la vedevano artisti di ogni epoca.
Rogier Van Der Weyden (1399-1464) Maddalena. Parigi, Louvre
Filippo Lippi (1408-1469) Madonna che adora il bambino: particolare. Firenze, Uffizi.
Piero della Francesca (1415-1492) Battista Sforza, duchessa di Urbino. Firenze, Uffizi.
Giovanni Bellini (1430-1516) Madonna col Bambino, la Maddalena e santa Caterina: particolare. Venezia, Gallerie dell'Accademia.
Sandro Botticelli (Alessandro di Mariano Filipepi, 1444-1510) La Primavera: particolare. Firenze, Uffizi.
Domenico Ghirlandaio (Domenico Bigordi, 1449-1494) Nascita della Vergine, particolare, Firenze, basilica di santa Maria Novella.
Perugino (Pietro Vannucci, 1450-1523) Maria Maddalena. Firenze, Uffizi.
Leonardo da Vinci (1452-1519) Ritratto della regina Giovanna. Roma, Galleria Doria.
Leonardo. La dama con l'ermellino (Cecilia Gallerani). Cracovia, museo Czartotyski
Raffaello Sanzio (1483-1520) La gravida. Firenze, Galleria Palatina.
Raffaello. La Fornarina. Roma, Galleria Nazionale.
Tiziano Vecellio (1490-1578) Madonna Pesaro; un ritratto. Venezia, basilica di santa Maria dei Frari.
Tiziano. La Venere di Urbino. Firenze, Uffizi
Pontormo (Jacopo Carrucci, 1494-1556) Vittoria Colonna (?) Firenze, casa Buonarroti.
Pontormo. Annunciazione: La Vergine, particolare. Firenze, chiesa di santa Felicita.
Bronzino ( Agnolo di Cosimo Allori, 1503-1572) Ritratto di una principessa De Medici. Firenze, Uffizi.
Bronzino. Lucrezia Panciatichi. Firenze, Uffizi
Caravaggio (Michelangelo Merisi, 1571-1610) Maddalena. Roma, Galleria Doria.
Solomon Guillaume Counis (1785-1859) Paolina Borghese. Firenze, Uffizi
Francesco Hayes (1791-1882) Odalisca. Milano, Brera
Auguste Renoir (1841-1919) Giovane bagnante.
Amedeo Modigliani (1884-1920) Lunia Czechowska di profilo
NOTE
Se avete qualche problem con l'italiano antico (si chiamava volgare mentre il latino era la lingua nobile) è un problema vostro. Non fate tante difficoltà quando mettete l'inglese anche nella minestra!
Come sempre (o quasi) le immagini sono tratte dalle cartoline della mia collezione.
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