Città d'Italia: Lucca
di Leo Spanu
Comincia oggi una serie di articoli sulle città italiane, non
tutte, solo alcune, quelle che ho visitato e amato nei miei viaggi quando
potevo ancora girovagare (solo o con la mia signora) per strade e contrade alla
ricerca di tutto il bello che c’è nel nostro paese.
Perché l’Italia è il più bel paese del mondo in tutto, per tutto e malgrado tutto.
Non credete a quelli che criticano e disprezzano sempre. Qualunque cosa possiate sognare od immaginare da noi c’è. Lo sanno in tutto il mondo, dalla Cina, all’America, dalla Germania alla Gran Bretagna: ci sono moltissime persone innamorate del nostro paese, persone che oggi sono addolorate quanto noi per questa pandemia che sta creando tanto dolore.
Perché l’Italia è il più bel paese del mondo in tutto, per tutto e malgrado tutto.
Non credete a quelli che criticano e disprezzano sempre. Qualunque cosa possiate sognare od immaginare da noi c’è. Lo sanno in tutto il mondo, dalla Cina, all’America, dalla Germania alla Gran Bretagna: ci sono moltissime persone innamorate del nostro paese, persone che oggi sono addolorate quanto noi per questa pandemia che sta creando tanto dolore.
Non credete ai venditori di odio: non possono vendere altro
che quello che sono.
Per loro, parole come amore, amicizia, solidarietà, fratellanza sono parole sconosciute. Il loro mondo è talmente piccolo che può contenere solo la loro miseria morale.
Per loro, parole come amore, amicizia, solidarietà, fratellanza sono parole sconosciute. Il loro mondo è talmente piccolo che può contenere solo la loro miseria morale.
Con questi articoli faremo un giro rapido per le città
d’Italia, il tanto (o il poco) per
ricordare quello che siamo stati e quello che possiamo ancora essere: creatori
di bellezza e di civiltà.
Cominciamo con Lucca. La prima volta che ci sono stato è nel
1984, una sorpresa e una meraviglia per me che ho scritto per l'occasione alcuni versi (lo faccio molto raramente).
Una composizione divisa in sette momenti (o parti) intitolata “I ragazzi della città del silenzio”. Ecco il primo momento:
Una composizione divisa in sette momenti (o parti) intitolata “I ragazzi della città del silenzio”. Ecco il primo momento:
Ti porterò in una città
perduta nel silenzio
per ascoltare
le voci
di amici in allegria.
Ti porterò in una città
ai confini della
nostalgia
per rubare un sogno
e andare via.
Lucca nasce attorno al 180 a.C., è una città romana che costituisce un importante nodo stradale. Di quell’epoca rimangono poche tracce
specie nell’impianto viario. Piazza Anfiteatro ricalca, nella sua forma ellittica
chiusa, l’antico anfiteatro romano. Occupata dai Goti nel V secolo e dai Bizantini nel
VI, divenne anche un’importante città del regno longobardo grazie anche alla
presenza del Volto Santo, una reliquia venerata dai pellegrini che percorrevano
la via Francigena, di cui Lucca era un’importante tappa. Nel medioevo, per via della crescita economica dovuta alla manifattura della seta, che portò la città al commercio in tutta Europa, crebbe d’importanza anche politica; tra il XII e il XIII secolo viene
costruita la seconda cinta di mura. Dopo alterne vicende Lucca cadde sotto la
signoria di Pisa (XIV secolo). La città passò poi sotto il controllo di altri
signorotti dai Visconti di Milano, ai medici di Firenze, agli scaligeri di
Verona. Nel XV secolo venne costruita la
terza cinta muraria.
La quarta cinta muraria fu costruita a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, ed è quella che ancora oggi cinge la città. Lucca sostanzialmente rimase una repubblica indipendente fino alla fine del XVIII secolo fino a quando passò sotto il controllo dei francesi. Con la caduta di Napoleone divenne prima ducato (1815) poi fu ceduta al Granducato di Toscana (1847) ed infine, nel 1860, annessa al regno d’Italia.
L'anfiteatro
Uno scorcio
NOTE
Le cartoline in questo e nei successivi articoli fanno parte della mia collezione.
La quarta cinta muraria fu costruita a cavallo tra il XVI e il XVII secolo, ed è quella che ancora oggi cinge la città. Lucca sostanzialmente rimase una repubblica indipendente fino alla fine del XVIII secolo fino a quando passò sotto il controllo dei francesi. Con la caduta di Napoleone divenne prima ducato (1815) poi fu ceduta al Granducato di Toscana (1847) ed infine, nel 1860, annessa al regno d’Italia.
Cattedrale di San Martino (1965 ca.) Fondata alla fine del VI secolo, l'aspetto attuale è dovuto agli interventi successivi: la facciata, di aspetto romanico-gotico risale ai lavori datati tra il XII e il XV secolo mentre all'interno, a tre navate, i lavori durarono fino al XVI secolo.
San Martino. Tempietto del Volto Santo (1970 ca.) Opera di Matteo Civitali, nel 1494, è un tempietto a pianta ottagonale che conserva il Volto Santo, un crocifisso ligneo che secondo la tradizione sarebbe stato ritrovato in una barca abbandonata in mare e senza equipaggio nell'VIII secolo.
San Martino. Sarcofago di Ilaria del Carretto di Jacopo della Quercia (Jacopo di Pietro di Guarnieri 1374-1438). 1970 ca. Ilaria del Carretto, sposa di Paolo Guinigi, morì di parto nel 1405 appena venticinquenne. Il ritratto della donna, con un'espressione dolcissima pur nella freddezza della morte ha ispirato molti poeti ed è entrato nell'immaginario collettivo.
San Michele in Foro (1950 ca.) Fondata nell'VIII, ha subito molti interventi a partire dall'XI secolo fino al XIV. La facciata, in stile romanico pisano, ha quattro ordini di loggette. L'interno è a tre navate.
San Frediano (1960 ca.). La basilica, di origini paleocristiane, risale al VI secolo. L'aspetto attuale risale alla ricostruzione avviata nell'XI secolo. La facciata è del XII secolo mentre il mosaico che rappresenta l'ascensione di Cristo è del XIII-XIV secolo. L'interno è a tre navate.
San Frediano: interno (1970 ca.) Il fonte battesimale è del XII secolo
San Francesco (1960 ca.) Costruita nel XIII secolo, subito dopo la morte di san Francesco, ha la facciata in stile romanico, rifatta nella parte superiore nel 1930. L'interno, rimaneggiato nel corso dei secoli è a una sola navata. Attualmente la chiesa. sconsacrata, è stata adibita a sala congressi.
Santi Giovanni e Reparata (1920 ca.) Risale all'VIII secolo ma è stata ricostruita nella seconda metà del XII secolo. La facciata è stata restaurata nel XVI secolo. L'interno è a tre navate.
Sant'Alessandro: porta (1900 ca.) Costruita nell'XI secolo mantiene ancora integra la facciata in stile romanico. L'interno è a tre navate, con colonne e capitelli del III-IV secolo.
Palazzo e torre Guinigi ( 1960 ca.). La famiglia Guinigi era una potente famiglia di mercanti che tra il XIII e il XV secolo ebbe un notevole peso politico a Lucca.
Le Porte
Delle porte che ancora si conservano a Lucca, le più antiche sono la Porta dei Santi Gervasio e Protasio e la Porta dei Borghi, le sole rimaste a segnare due dei quattro accessi della seconda cinta muraria (XII-XIII secolo). Le altre porte sono Porta Santa Maria, Porta San Pietro, Porta San Donato, Porta San Gervaso.
Porta San Pietro (1960 ca.) Costruita nel 1566
Porta Santa Maria, particolare della pantera (1970 ca.) Vincenzo Civitali (1593)
Alcune mie fotografie Le mura
Uno scorcio
NOTE
Le cartoline in questo e nei successivi articoli fanno parte della mia collezione.
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