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Visualizzazione dei post da febbraio, 2019

Mi scappano le acca

di Leo Spanu Data la quantità dei miei scritti sul blog (quasi quotidiani) ogni tanto mi “scappa” l’errore; il dito sul tasto sbagliato, il pensiero che corre più veloce della penna, una  distrazione, in genere il telefono che suona e una gentile signorina che mi offre  mobili e vestiti a prezzi veramente stracciati.  E altre mille cause:  suona il campanello di casa, davanti alla porta  un ragazzo barbuto vende fazzoletti di carta, una zingarella con non so che cosa e un gruppo parrocchiale per la festa di sant'Antonio che ti chiede un contributo. Così  ti ritrovi col refuso, con l’errore di ortografia che il mio maestro di elementari avrebbe segnato con due righe blu e una rossa (era un uomo che amava l’accostamento di colori). Il problema che  spesso hai l’errore sotto gli occhi e non lo vedi; ecco a cosa serviva il correttore di bozze nei giornali e nei libri, a evitare strafalcioni  ed errori clamorosi. Uno scrittore che mette una h (acca) nel posto sbagliato è come

Cantanti italiane. Parte seconda

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di Leo Spanu D’Avena Cristina (1964) Appena nata, invece di frignare come tutti i neonati, si mise a cantare:  " I puffi son così.." Da allora ha puffato le palle a tutti gli italiani, grandi e piccoli. A partire dallo Zecchino d'oro ha cantato ben 390 sigle televisive; tutto  il resto è mancia. Le sigle più famose: Occhi di gatto; Noi puffi siam così; Pollon; Lady Oscar; Mila e Shiro, Sailor Moon; Kismi Licia etc. etc.......... Molti sono convinti che anche lei sia un cartone animato. De Angelis Wilma (1930) Esponente storica della canzone melodica italiana, concorrente fissa al festival di Sanremo e altri concorsi, è stata definita " miss patatina della canzone italiana" dopo aver cantato Patatina di Gianni Meccia. Un successo strepitoso, una evergreen.  Un testo molto originale: Bambina piccolina, patatina, con gli occhi piccolini patatini.   Patatà patatà, patatina come te . Adesso si riesce a fare di peggio. Da grande è diventata presentatri

Credevo fosse politica.....

di Leo Spanu Anche a Sorso ha vinto il centro destra, anzi ha stravinto. Solo che da noi c’era una situazione particolare: era   candidato Antonello Peru, consigliere   sorsense, anzi   vicepresidente del consiglio regionale uscente. Una campagna   elettorale all’americana la sua: incontro con gli elettori   nel palazzetto dello sport pieno di gente ( si parla di 2500-3000 persone), gazebo sparsi per i quartieri della cittadina col candidato   sorridente a stringere mani, a dare consigli, a promettere il suo interesse per mille pratiche diverse.    Poi il finale col botto; comizio nella piazza san Pantaleo,   spettacoli e musica con bravi artisti sardi dai Tressardi, a Cecilia Concas, ai Tazenda. Antonello Peru è un politico vecchia maniera, sarebbe stato un ottimo democristiano   una volta; può piacere o meno ma si è sempre dato da fare per il suo paese, questo gli va riconosciuto.  Il mondo della sanità è sempre stato il suo principale campo d’azione, ha qualche problema

Sardegna. Da 5 stelle alle stalle

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di Leo Spanu Qualche anno fa, un comico napoletano, Carmine Faraco, aveva inventato un suo   tormentone: “ Gli altri hanno avuto i Genesis, i Pink Floy;   a noi sono toccati I cugini di Campagna. La domanda non è chi è, la domanda è:  PECCHE? Ora,   a parte il giudizio di merito sulla loro attività politica, ieri, in Sardegna, avevamo i Segni, i Cossiga, i Berlinguer; oggi ci sono toccati i Solinas, i Cappellacci, i Ganau. La domanda è sempre la stessa: PECCHE’? Perchè sono toccati a noi? Cosa abbiamo fatto di male? Vediamo qualche noterella a casaccio, tanto per gradire,  poi domani parleremo eventualmente di Sorso. Premessa: sono rimasto di pietra quando, aperta la scheda che sembrava una tovaglia, ho lanciato uno sguardo più spaventato che perplesso su simboli, scritte e colori. Ho fatto per anni il presidente di seggio, quindi teoricamente dovrei essere un esperto,  ma ho avuto qualche difficoltà a capire la scheda. Non so chi è il "genio" che ha "invent

Cantanti italiane. Parte prima

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di Leo Spanu Visto l'interesse suscitato dal dizionario dei cantautori italiani, riprendiamo l' argomento canzoni raccontando questa volta le donne della musica leggera italiana, famose e meno. Alcune grandi voci che hanno segnato la storia della canzone altre, quasi meteore, che però hanno lasciato un piccolo ma piacevole ricordo, almeno nella mia memoria.   Con loro si può raccontare anche una parte della storia d’Italia, quella minore. Nell’elenco sono comprese anche cantanti che a me non sono mai piaciute (per il repertorio e per il modo di cantare) ma che   erano gradite ad una parte, a volte grande, del pubblico. Alice (Carla Bissi 1954). Voce e donna di straordinaria bellezza, raggiunse un notevole successo negli anni 80 dopo l'incontro con Franco Battiato e Giusto Pio. Negli anni successivi collabora con artisti di grande valore  ma le sue opere non raggiungono il grande pubblico. Il vento caldo dell'estate (1980). I treni di Tozeur (1984)  con Franco

Dizionario dei cantautori: integrazioni

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di Leo Spanu Com'era logico m'è sfuggito qualcuno che almeno la citazione la merita. Chiedo scusa ed andiamo a completare il mio (personale) dizionario. Adamo (Salvatore Adamo 1943) Cantante italiano naturalizzato belga. Cade la neve (19649. La notte (1965). Lei (1965). Amo (1966). La mia vita (1967). I nch'Allah (Se Dio vuole) 1967. Una canzone che creò delle stupide polemiche perchè il cantante, si diceva, si era schierato con gli israeliani contro i palestinesi. Affida una lacrima al vento (1968) " Ma si che ho visto Gerusalemme / piccolo fiore sulla roccia  / e sento sempre come un requiem / quando a parlarne mi ritrovo. / Requiem per sei milioni di anime / che non hanno mausoleo di marmo / ma che malgrado la sabbia infame / hanno fatto crescere sei milioni di alberi." Inch'Allah. Arisa (Rosalba Pippa 1982) Si è presentata come un brutto anatroccolo e invece è diventata un cigno (non solo musicalmente). Sincerità (2009). Controvento (2014)

L'uomo più intelligente 2

di Leo Spanu Settimana ricca questa,  ben due vincitori del “concorso senza premi” per l’uomo più intelligente;  vince anche  un maestro di Foligno che,   con una genialità incredibile, spiega ai suoi bambini le differenze tra gli esseri umani. infatti ha mostrato un bambino nero ai suoi compagni dicendo: “ Guardate quanto è brutto!.” E’ la peggior forma di razzismo possibile,   non perché il bambino è nero, poteva essere bianco, con le orecchie a sventola, col naso aquilino, coi cappelli stopposi, con le gambe storte, con gli occhi strabici, coi denti radi, con una voglia sul volto.  Poteva avere qualsiasi difetto   ma era un bambino. Ora, forse l’insegnante di Foligno non lo sa ma i bambini, quando sono molto piccoli, non vedono e non capiscono le differenze di colore o altro;   seguono l’istinto e o si adorano o si pestano di santa ragione. Sono sempre innocenti.  Poi cominciano a crescere e noi adulti insegniamo loro la malizia, le differenze di razza, di colore del

Dizionario dei cantautori. Parte quinta

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di Leo Spanu Nel 1995, la vera sorpresa del festival di Sanremo furono i Tazenda, un gruppo proveniente dalla Sardegna (Sassari e Porto Torres); con un'operazione furbesca Pierangelo Bartoli reinventò in italiano la canzone Disamparados ottenendo un successo incredibile a livello nazionale. In realtà il gruppo, specie per la voce di Andrea Parodi , da anni aveva conquistato il pubblico, non solo sardo Anzi, le interpretazioni anche dei classici della musica sarda (ad esempio No potho reposare ) da parte di Andrea Parodi avevano attirato l'attenzione di un vasto pubblico internazionale, cosa che non succedeva dai tempi di Maria Carta . Sorrenti Alan (1950) Figli delle stelle (1978). Tu sei l’unica donna per me (1979). Spadaro   Odoardo (1893-1965) La porti un bacione a Firenze (1938) Tazenda ( Andrea Parodi 1955-2006, Gigi Camedda, Gino Marielli) Spunta la luna dal monte (1991) con Pierangelo Bertoli. Tenco Luigi (1938-1967) Non ho mai capit