Mi scappano le acca
di Leo Spanu Data la quantità dei miei scritti sul blog (quasi quotidiani) ogni tanto mi “scappa” l’errore; il dito sul tasto sbagliato, il pensiero che corre più veloce della penna, una distrazione, in genere il telefono che suona e una gentile signorina che mi offre mobili e vestiti a prezzi veramente stracciati. E altre mille cause: suona il campanello di casa, davanti alla porta un ragazzo barbuto vende fazzoletti di carta, una zingarella con non so che cosa e un gruppo parrocchiale per la festa di sant'Antonio che ti chiede un contributo. Così ti ritrovi col refuso, con l’errore di ortografia che il mio maestro di elementari avrebbe segnato con due righe blu e una rossa (era un uomo che amava l’accostamento di colori). Il problema che spesso hai l’errore sotto gli occhi e non lo vedi; ecco a cosa serviva il correttore di bozze nei giornali e nei libri, a evitare strafalcioni ed errori clamorosi. Uno scrittore che mette una h (acca) nel posto sbagliato è come