Storia fotografica dell'Italia 2
di Leo Spanu
1954-1967. Giorgio Olmoti: Il boom (pagine 192, illustrazioni 199)
" Quelli del boom sono anni di trasformazione rapide e radicali, di sconvolgimenti profondi nel campo dei comportamenti, dei consumi, della mentalità, dei rapporti sociali. Sono gli anni in cui il sistema politico muta profondamente i suoi equilibri con la nascita del centro-sinistra. Sono gli anni in cui la pubblicità e i nuovi mezzi di comunicazione cominciano a diventare protagonisti della vita italiana. Sono anni in cui nasce la figura del giovane, con punti di riferimento, comportamenti, linguaggi e consumi del tutto peculiari. Sono gli anni in cui l'Italia si trova a vivere il proprio sogno di rinascita e di prosperità. "
1954-1967. Giorgio Olmoti: Il boom (pagine 192, illustrazioni 199)
" Quelli del boom sono anni di trasformazione rapide e radicali, di sconvolgimenti profondi nel campo dei comportamenti, dei consumi, della mentalità, dei rapporti sociali. Sono gli anni in cui il sistema politico muta profondamente i suoi equilibri con la nascita del centro-sinistra. Sono gli anni in cui la pubblicità e i nuovi mezzi di comunicazione cominciano a diventare protagonisti della vita italiana. Sono anni in cui nasce la figura del giovane, con punti di riferimento, comportamenti, linguaggi e consumi del tutto peculiari. Sono gli anni in cui l'Italia si trova a vivere il proprio sogno di rinascita e di prosperità. "
Palermo 1963. Acquaiolo. Foto Melo Minella
Sicilia 1960 ca. Artigiano. Foto Giuseppe Leone
Gli anni della grande industrializzazione preludono alla fine degli antichi mestieri, relegati tra spazi sempre più ristretti.
Pedone (Catania) 1963. Il motoscooter di famiglia. Foto di Melo Minella
Oriolo Romano ( Viterbo) 1964. Foto Gianni Berengo Gardin
L'aumento della domanda di lavoro nel settore industriale e in quello terziario fanno calare la popolazione agricola. La fuga dai campi assume un carattere impetuoso e irrefrenabile; la popolazione agricola perde in media 77.000 famiglie all'anno ed è la principale protagonista della grande ondata migratoria che ridisegna la società italiana.
Col declino della società contadina risultano stravolti anche tutti quei valori che avevano caratterizzato una comunità con una sua identità più conservatrice ma anche più solidale. Cambiano i rapporti interpersonali, l'organizzazione familiare, i ruoli sessuali, i giovani ridisegnano una nuova cultura specie con la loro musica. Con l'inserimento di migliaia e migliaia di persone nell'industria si creano nuove situazioni lavorative ed esistenziali che finiscono col cancellare quelle originarie.
Craoretto (Udine) 1960 ca. Scuola elementare. Foto Carlo Dalla Mura
L'indice di alfabetizzazione registra in questi anni una forte impennata. Anche nei paesini più sperduti si costruiscono scuole, spesso in strutture precarie.
Palermo 1961. Sosta per il pranzo, Foto di Melo Milella
Laterza ( Taranto) 1960 ca. Le bambole. Foto di Paolo Di Paolo
Sicilia. I due gemellini. Foto di Giuseppe Leone
Matera 1960 ca. Foto Paolo Di Paolo
La prima comunione è l'occasione per farsi un vestito decente, avere la propria foto e riunirsi a pranzo con parenti e amici. Decisamente un giorno diverso, contrapposto a una vita quotidiana fatta di poche cose stentate.
Milano 1955. I figli degli operai della Innocenti in partenza per le colonie estive.
Roma 1958 ca. Tavola calda a piazza Barberini. Foto Piergiorgio Branzi
Nella civiltà contadina gli anziani erano inseriti nel contesto familiare. Ma i nuovi ritmi di vita non consentono ai nuclei familiari più ristretti di occuparsi dei vecchi, che vivono, sopratutto nelle grandi città, il dramma della solitudine.
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