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Visualizzazione dei post da novembre, 2023

Virtuale: Alì Alisir

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 di Leo Spanu Alì Alisir (Turchia 1978) è un artista che attraverso la manipolazione digitale delle fotografie racconta un mondo davvero inquietante. Ma la realtà virtuale che rappresenta ha davvero lo scopo di combattere la tecnologia sbagliata o è una guerra persa in partenza? E ancora, l'intelligenza artificiale è davvero il domani dell'uomo considerato che la nostra società corre sempre più verso un nuovo analfabetismo culturale? Un mondo ossessionato solo dall'immagine non rischia di diventare l'ultima spiaggia per un'umanità che rinuncia sempre più spesso all'utilizzo del proprio cervello, un'umanità che ha smesso di pensare, di sognare, di amare? Guerre virtuali 2013 Guerre virtuali  Guerre virtuali Guerre virtuali Luoghi virtuali nr. 12- 2011 Luoghi virtuali nr. 22 Luoghi virtuali nr. 34 Luoghi virtuali nr. 35 Paesaggi virtuali Paesaggi virtuali Paesaggi virtuali

L' Europa? Dove l' ho messa!

 di Leo Spanu Più che una brutta storia è una storiaccia. Nella questione EXPO l'Italia è stata sconfitta in malo modo ma in fondo, e non lo dico per una stupida forma di consolazione, ha perso una battaglia, importante certo, ma una battaglia.  Ma l'Europa ha perso la faccia e la guerra. Ma come, un'istituzione nata per unire i paesi europei in una visione non solo politica ma anche economica, sociale, culturale e magari anche militare, si scioglie come neve al sole davanti ai petroldollari arabi. Si vende, anzi si svende, peggio si prostituisce davanti al potere dei soldi. L'Europa che da sempre, malgrado errori e difetti, è stata un centro di civiltà e in tempi moderni un esempio di democrazia, si cala braghe e mutande davanti ad uno stato dove vige la pena di morte, magari solo per la colpa di essere omosessuali, dove le donne sono frustate nella pubblica piazza  magari solo per avere il capo scoperto, dove i diritti civili, tutti,  non esistono, dove le popolazioni

La serranda

 di Leo Spanu Da quando Milva la Rossa cantava " La filanda " c'è stata qualche mutazione genetica nella difesa della parti deboli della società. Con l'arrivo della nuova (in realtà riciclata) destra che più destra non si può, c'è un urlo di dolore che si leva dalla serrande d'Italia. Per fortuna che  i fratelli d'Italia hanno raccolto il lamento. Io però sono un pò confuso. La Serranda Cos'è cos'e che fa abbassare la serranda  è l'assalto di quelle come me ma c'è  ma c'è che son morta ammazzata per il guaio di aver amato te. Perchè perchè eri  il figlio del padrone un bravo ragazzo a indurmi in tentazione di alzare la serranda per far entrare te. Così così tra un sospiro e un sogno son qui che aspetto un figlio e a chiedermi perchè. Tu non vivevi senza me  ahi l'amore, ahi l'amore tu impazzivi senza me ma le coltellate l'hai date a me.

Era una notte buia e silenziosa

 di Leo Spanu Era una notte buia e silenziosa. A Porto Torres soffiava il vento e infuriava la bufera; le scarpe erano nuove di zecca eppur bisognava andare a presentare un libro. L'autore (che per comodità chiameremo Leo Spanu) avanzava faticosamente nella zona del porto (dove aveva trovato parcheggio perchè era sabato sera se no col piffero che trovi posto) trascinando la moglie ed una amica che litigavano con un maestrale così gelido che anche gli orsi bianchi, al polo nord, dissero: "E che cazzo!" Il telegiornale RAI, un-due-tre comunicò che nel Nord  Sardegna c'era l'allarme rosso per il maltempo; alla RAI conoscono solo Cagliari come città popolata mentre nel Nord Sardegna notoriamente non abita nessuno così Leo e company non sapevano di essere dentro una bufera. Le strade del centro della città turritana erano deserte, neppure i tre soliti pensionati che abitualmente vanno a vedere la partenza della nave della Tirrenia per Genova, anche parchè la partenza (

Saranno famosi

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 di Leo Spanu Volevo fare lo scopritore di talenti ma ho sbagliato  mestiere. In realtà volevo molte cose, per esempio quando avevo 11 anni, volevo i pantaloni lunghi perchè  mi vergognavo delle mie gambine nude; pensavo che un uomo deve avere un suo stile (leggi eleganza). Invece oggi mi tocca vedere  uomini giovani ma anche ultra anta che girano in calzoncini modello mutanda con fiorellini di campo. Gente con gambine tipo grissini che reggono (a fatica) pance stratosferiche. Ci tocca vivere  in un mondo di schifezze e di orrore. Meglio tornare a fare lo scopritore di talenti. Ve ne presento alcuni che, lo giuro, saranno famosi. Come? Lo sono già, anzi alcuni lo sono già stati perchè ormai defunti? Sempre lì a spaccare  il cappello in quattro! ABBA (Svezia, 1972-1982) Altrimenti ci arrabbiamo (Marcello Fondato, 1974) con Bud Spencer (Carlo Pedersoli, Napoli 1929- 2016)) e Terence Hill (Mario Girotti, Veneia 1939) The Beatles (Inghilterra, 1960-1970) The Blues Brothers (John Landis,

E venne il giorno

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 di Leo Spanu Stasera presentazione del mio nuovo romanzo a parenti, amici e qualche curioso. Spero di non annoiare le persone che mi dedicheranno un pò del loro tempo. A farmi compagnia Franco Campus, archeologo dell'Università di Sassari, esperto in storia medievale. Infatti si tratta di un romanzo storico ambientato a cavallo tra il XII e il XIII secolo. Per saperne di più siete invitati ad acquistare il libro. Grazie.

Fermate il treno! Voglio scendere

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 di Leo Spanu RASSEGNA (TA)  STAMPA Fonte: TWITTER LORENZO CASTELLINI PULICI.  Perchè io sssò io e voi nun iete un cazzo... POSSIBILE ANTONELLA AP DANISBRIT EWAN IL FATTO QUOTIDIANO MAGDALENA MARIO FURORE SANDRA SANTONI (La locomotiva) Fratello non temere io corro al mio dovere. Trionfi la giustizia proletaria! Trionfi la giustizia proletaria! Trionfi la giustizia proletaria! SATRIZIO                                                                                                                                         IMITATORI DI FABRIZIO DE ANDRE' Lisa on the sofà:   Chi il politico la fa per noia / chi se lo sceglie per professione / Lollobrigida nè uno nè l'altro / lui lo faceva per collocazione. Cussiddu: Appena sceso alla stazione / nel paesino di Ciampino / tutti si accorsero con uno sguardo / che non si trattava di un cittadino. VARIE Il conte Marx: Lo chiamavano Trenità BUFALA NEWS

Parole, nere come corvi

 di Leo Spanu In un articolo del maggio 2018 ( Uccellini e uccellacci) mi sono divertito a mettere delle didascalie a quadri di un'artista francese (Anne Bachelier, 1949) molto brava.  E' un gioco che ho fatto molto spesso quello di scrivere parole o commenti miei sotto immagini altrui. E' ora di cambiare,  è tempo di fare un nuovo gioco (una tantum, lo giuro) e  riproporre quelle  "cose" scritte in modo nuovo ma senza immagini, per dare un senso diverso a impressioni e pensieri. O per non capirci più niente.  Volano parole, nere come corvi. Parole. E fu sera e fu mattina. La notte era solo una parentesi con ombre di luci. Per dissolversi con l'ultimo sole. Parole. Gli uccelli volavano liberi nel cielo di nessuno dove anche gli angeli possono morire. Parole. Volare in una gabbia d'oro perchè hai perduto le ali. Come un corvo. Sempre o mai più. Parole . G uardo il mondo da un altro tempo. Ieri da ieri, domani non so. Ma verranno gli uomini di nero vestiti.

Franco Pinna, fotografo

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 di Leo Spanu Franco Pinna (La Maddalena 1925- Roma 1978) è stato un fotografo che ha collaborato con i più importanti giornali: Paese Sera, L'Unità, L'Espresso, Panorama, Epoca, Paris Match, LIFE, Stern, Vogue. E' stato anche fotografo di scena per Fellini a iniziare da "Giulietta degli spiriti". Le sue fotografie sono state esposte in numerose mostre  personali a Roma, Firenze, Sassari, Cagliari, Bologna, Napoli, Lipsia, New York. Franco Pinna con Federico Fellini Franco Pinna si trasferì a Roma , con la sua famiglia. nel 1935. Ho sempre pensato che ogni sardo dovrebbe vivere almeno cinque anni, fuori dalla Sardegna, possibilmente da giovane, molto giovane, per perdere quel provincialismo, o quel complesso di sudditanza, che ci fa diventare "schiavi" di ogni stronzo che viene dal continente. Ma ci pensate che siamo "governati" da uno che prende ordini da Salvini? Donna con fazzoletto. Calabria. 1952-55 Massaie vicino alla stazione. Bagnara C