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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

La vita senza Z

 di Leo Spanu Cosa mai diventerà la nostra vita senza la lettera Z? Nell'attesa di sostituirla visto che ormai è diventata  proprietà dell'esercito russo che la utilizza per ingentilire carri armati e cannoni,  vediamo cosa succede alle parole " di zeta vestite ": naturalmente ne cito solo alcune. Inizio con la Zeta Zabaione . Mia nonna me lo faceva ogni mattina (lei  lo chiamava uovo sbattuto) perchè dovevo diventare forte. Ma io questa cosa allora, mica l'avevo capita. Quando ero giovano l'avevo sempre sull'attenti anche perchè, all'epoca, le ragazze non la davano via così facilmente come oggi. Comunque sono rimasto  un "abaione": infatti poi, al bar, facevo mettere il VOV nel cappuccino.  Zanzara . Finalmente possiamo eliminare la "bestia" più feroce che c'è, un vero tormento per il genere umano. Da domani solo "anara" e le mandiamo tutte ad Ankara a pungere il culo a Erdogan (più che non nome di politico sembra il

Gli studenti e l'arte: Napoli

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 di Leo Spanu A volte gli studenti scrivono libri e non sono male (studenti e libri). Capita a Napoli ; alla fine degli anni 90 del secolo scorso, grazie all'iniziativa di varie istituzioni pubbliche e private nasce un progetto " La scuola adotta un Monumento ". I ragazzi della scuola media statale " Grazia Deledda" di Napoli (noi sardi abbiamo qualcosa in comune coi napoletani) si mettono a studiare, per tre anni, la chiesa di Santa Maria dell'Incoronata e ne raccontano la storia. Ne esce un bel libro, ricco di notizie e di immagini,  che viene pubblicato dalla casa editrice Fausto Fiorentino, Napoli.  Complimenti ai ragazzi e ai loro insegnanti, questo mi sembra un bel modo di vivere la scuola: detto da uno che la scuola l'ha quasi sempre "schifata"  è un elogio sincero. Del libro presenterò in questa sede solo alcune immagini, il tanto per dare l'idea del lavoro straordinario fatto da quegli studenti. Brevi cenni sulla chiesa di Santa

Street art: liberi di sognare

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 di Leo Spanu E' un pò di tempo che non mi occupo di Street art; chiedo scusa agli artisti e per "punizione" (magari fossero così le punizioni) ecco una galleria di opere prese in prestito dalla rete. Nessun commento solo pura fantasia. P.S. Ho cercato di attribuire le opere ai loro autori; non so se ci sono riuscito.   Samsia Hassani, artista in Afghanistan. Happy Easter. Vinie Graffiti, Parigi  Sam La Molina Streetart. Mexico City Mister Copy Rachendali art (?) Smug  Spanish Dr Sogrez. Spagna Sam Guido Van Helten. Italia Ignacio Garcia. USA SuE. Germania Xanoy 2Frè Image. in   WOSKerski in Shoredicth, Londra

Dalla Russia con.....

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 di Leo Spanu .......perplessità. Il signor Putin dice che l'Occidente ce l'ha con la Russia ma non ci spiega perchè. La signora Angela Dzherih ( non sono certo che il cognome sia  quello giusto) dovrebbe essere un'artista russa a cavallo tra l'arte naif e la mediocrità di un sistema con qualche problema sociale. Credo di aver utilizzato alcune sue opere per raccontare una delle mie storie minimali di ironia desolata: gente che vive senza capire la ragione dell'esistenza, cioè la maggior parte di noi. Nell'intervallo tra l'inizio e la fine c'è chi gioca alla guerra e spera di vincere, un altro che dipinge i sogni degli altri perchè vede il mondo in grigio, qualche altro cha canta e suona per non aver paura e infine, i peggiori, quelli che, come le zanzare, pungono tutti per dare un senso al loro nulla. Non conosco la Russia ma stando ai quadri di Angela Dzherih non capisco perchè l'Occidente dovrebbe  far male alla Russia: ci pensano già da soli. PUB

Simboli: coccodrillo

 di Leo Spanu Il coccodrillo dovrebbe ricordare una specie di drago o peggio ancora il mostro biblico del Leviathan, una terrificante creatura del Caos. Ma nell'antico Egitto è un dio (Sobek) venerato  nella città di Schedit in contrapposizione ai seguaci del dio Seth che lo consideravano un pericoloso predatore. Invece i seguaci di Sobek mummificavano l'animale dopo la morte.  A Roma  pensavano che una testa di coccodrillo sulla porta proteggesse dai danni causati dalla grandine; non doveva essere un'abitudine molto diffusa anche perchè il Tevere non doveva essere pieno di coccodrilli. Comunque per prudenza i romani quando dovevano fare il bagno nel fiume si spalmavano di grasso di coccodrillo perchè, secondo loro, potevano nuotare indisturbati. Un libro greco del II-III secolo, "Il Fisiologo" opera di anonimo, parla di animali e di piante: curiosa la storia  del serpente d'acqua che si fa inghiottire dal coccodrillo per dilaniare le sue viscere e poi uscire.

Libera nos a malo

 di Leo Spanu Per me il 25 aprile rappresenta il giorno più importante della storia della nostra repubblica. La fine della guerra e la fine di una mostruosità come il nazifascismo sono state  l'inizio di una speranza per un futuro diverso e possibilmente migliore. Io sono nato subito dopo la guerra e so di quel periodo e del ventennio, a parte i libri che ho letto, le poche cose che mio padre mi ha raccontato. Lui, militare di carriera in aviazione, aveva visto tanti di quegli orrori che preferiva non parlarne visto che non poteva dimenticare. Le rare volte che, su mia richiesta, mi raccontava qualcosa (molto poco) della sua vita in divisa (dieci anni) leggevo nei suoi occhi buoni qualcosa che non riuscivo a definire, forse tristezza, forse disperazione. Invece il fratello di mia madre, militare di leva, era partito per conquistare la Russia e nessuno ha saputo più niente di lui: forse è annegato nel fango del fiume Don e lì riposa insieme ai suoi compagni di sventura, giovani e in

Salvate i bambini !

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 di Leo Spanu Il momento più triste per i bambini è il Carnevale, loro credono di andare ad una festa e invece diventano le vittime di genitori sadici che li vestono con costumi orripilanti e poi li fotografano per renderli eterni sui social. E sono pure contenti (i genitori) Tanto che par di sentirli dire, compiaciuti: "Guardate come è bello il mio pupo!" E tu spettatore deluso dell'umana stupidità guardi quegli angioletti dallo sguardo triste o perplesso che per amore delle loro mamme (terribili) e dei loro papà (cretini) si lasciano mascherare come aspiranti serial killer. Ma poi chi ha detto che il carnevale è un momento di allegria? In Sardegna, ma non solo, le maschere sono terrificanti e l'origine (pagana) del carnevale indicava un momento di anarchia e arbitrio; "semel in anno licet insavire" ( una volta all'anno è ammessa la pazzia) cioè si sospendeva per un giorno abitudini e norme di comportamento per dare libero sfogo ai propri istinti. non s