Tanto gentile e tanto onesta pare
di Leo Spanu Dalle Rime Nuove di Dante (1) Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quand'ella altrui saluta ch'ogne lingua deven tremando muta e li occhi no l'ardiscon di guardare. Ella si va, sentendosi laudare benignamente e d'umiltà vestuta; e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi si piacente a chi la mira, che dà per li occhi una dolcezza al core, che 'ntender no la può chi no la prova: e par che de la sua labbia si mova uno spirito soave pien d'amore, che va dicendo all'anima: sospira. Una poesia che è diventata un inno alle donne, e all'amor cortese. Ho sempre amato l'incipit di questo sonetto che dà un'immagine e un'idea della bellezza femminile fuori dai soliti schemi, ieri come oggi che le donne virago vanno tanto di moda. Vedere la tartaruga addominale in certe pseudo fanciulle non è il massimo per un vecchio ammiratore della bellezza tradizionale; non dico di essere