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Visualizzazione dei post da dicembre, 2017

Buon anno

In occasione della fine della legislatura due auguri prima dell’arrivo del 2018 e un piccolo elenco delle cose da non fare. Auguri a quel  53% di italiani che non vogliono lo Ius soli. E un applauso a quelli che, al senato, non hanno avuto il coraggio di votare, né a favore né contro. Dei veri capitani coraggiosi. Auguri alla democrazia. alla nostra malandata democrazia perché ne ha molto bisogno. Qualcuno un giorno disse che la democrazia è la peggior forma di governo almeno fino a quando non ne troveremo una migliore. E’ vero, il limite della democrazia è che il voto dell’imbecille conta quanto  quello della persona intelligente,  il problema è che gli imbecilli sono e sono stati  sempre molti di più e le conseguenze si vedono dopo il voto. Purtroppo. Turchia, USA e ultima l’Austria. Sono, erano delle democrazie ma cosa stanno diventando oggi  non è facile da capire e poi mettiamoci pure la Polonia, l’Ungheria  e altri paesi dell’est Europa che per scelta di campo  dovrebb

Angela (R)

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di Leo Spanu Angela era una ragazza triste. Ce ne sono molte in giro ma non interessa a nessuno il perchè. Angela infatti non diceva niente dei fatti suoi e continuava a vivere aspettando un uomo da amare . Si vestiva sempre di nero quando aveva un nuovo appuntamento, un abito semplice ma elegante con una profonda scollatura che metteva in evidenza il seno, la parte migliore del suo corpo. Un velo sottile ed una rosa sui cappelli. Armando era un operaio,  grande ciuffo sulla fronte come un cantante rock, poco o niente da offrire. Un  giorno uscirono per una passeggiata per le strade del vecchio centro. Angela aveva indossato un vestito a fiori e sopra un vecchio giubbotto perchè l'aria era fresca. Sopra di loro, nel cielo sfrecciò un volo di uccelli che migravano al sud. - Chissà dove vanno.- Disse Angela.- E chi se ne frega.- Rispose Armando Bruno la portava sempre al luna park, c'erano  poche attrazioni in verità e si finiva sempre  nel solito calci-in-culo.

Dalla mia finestra

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di Leo Spanu Roman Zakrzewski ( Polonia 1955-2014) Guardare il mondo da una finestra. E' così vicino che puoi accarezzarlo con lo sguardo, così lontano che il pensiero si perde dietro un sogno finito. Paesaggi dell'anima in fila come vecchie fotografie da guardare di notte, una notte lunga e insonne mentre aspetti il giorno che non vuole arrivare. La prima luce illumina città deserte che  sembrano  dipinte nel silenzio, un velo trasparente che confonde il cielo. Ci sono monti e campagne e laghi dopo la città. Da qualche parte ci dev'essere anche il mare, scogliere e spiagge bagnate dalla luna. Sono immagini perdute da tempo o nascoste nella memoria quando c'era qualcosa e qualcuno da aspettare. Le finestre sono aperte su un mondo antico e bello come sempre, con tante storie a colori da raccontare. Se qualcuno ha ancora voglia di ascoltarle.

Stranamore

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di Leo Spanu Forse non lo sai ma pure questo è amore cantava da giovane Roberto Vecchioni poi, anni dopo, vinse il festival di Sanremo cantando chiamami ancora amore . Strada facendo si sono confuse le idee, quelle sull'amore, sulla vita e su tante altre cose, piccole e grandi. Almeno a me. Ma non sono solo io ad essere confuso. Joseph Lorusso è un pittore americano di origine italiana: lui preferisce dipingere gli amanti e infatti li va a cercare nei posti meno probabili, nei bar, nelle tavole calde, nelle pizzerie. Gli americani sono gente strana; passano  molto tempo seduti ad un tavolino o in piedi davanti ad un bancone, e lì trattano di affari, di lavoro, di questioni private, di sentimenti, di amicizie e, specialmente d'amore.  Il tutto davanti ad un bicchiere o ad una bottiglia. Affogare i pensieri dentro l'alcool  non serve  perchè i pensieri, specie quelli tristi, sanno nuotare benissimo e galleggiano sempre. Anche scrivere d'amore o dipingerlo  non è faci

Silhouette

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di Leo Spanu C'è gente convinta che la fotografia non sia una forma d'arte come la pittura, la scultura e altro ancora. Ognuno è libero di pensarla come gli pare. Con le nuove tecnologie ormai sono tutti armati di strumenti fotografici  pronti a colpirti in ogni momento della giornata magari  quando, pensando di essere solo, ti dai una pulitina alla narice  destra  col dito mignolo. Chiudere la porta del bagno è diventata ormai un'esigenza primaria se non ci si vuole ritrovare sulla rete con chiappe, water e tavoletta in piena luce. Tutti grandi fotografi, tutti pittori da parete di cucina ma convinti di essere Leonardo da Vinci. La fotografia è un'altra cosa. Con persone come Igor Zenin ( Moldova 1948) è semplicemente arte.