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Visualizzazione dei post da novembre, 2024

L'intolleranza

L'intolleranza  di Leo S panu Ogni tanto ripubblico (con qualche aggiornamento) il mio primo articolo  su questo blog (29 giugno 2015) perchè, maledizione, non invecchia mai anzi ogni giorno  diventa sempre più attuale. Siccome non sono un indovino e neppure l'uomo più intelligente del mondo (lascio questo onore a gente come Salvini e company)  immagino che il mondo sia peggiorato in questi ultimi nove anni. Ma se allora era già un mondo di merda oggi cos'è diventato? Ai poster l'ardua sentenza! Curiosando su facebook mi è capitato di vedere un’immagine terrificante: un uomo disteso a terra, picchiato  a sangue e con 20-30 coltelli (non ho osato contarli) piantati in tutto il corpo. L’uomo era ancora vivo e intorno a lui una massa di curiosi. Il commento alla foto era:  Ecco come in Messico trattano i pedofili!   C’era anche il commento di una “gentile signora” che aveva postato la foto:  E in Italia?  La domanda conteneva l’implicita rispost...

Favole: Via dalla pazza folla

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di Leo Spanu Dal momento che non posso fuggire dalla pazza folla e non posso neppure sfuggire alla gente noiosa visto che non abito in un'isola deserta (ma se insistono, in Sardegna con questa  continuità territoriale forse un giorno ci arriveremo) tanto vale la pena entrare in una dolce follia, magari evitando Erasmo da Rotterdam che, col suo elogio della stessa, ci ha rotterdam anche i geroglifici. Magari chiediamo aiuto a Vladimir Tarasenko (1967) artista ucraino che dev'essere un esperto in cose folli visto che hanno  eletto un attore comico a governare il loro paese. Come? Devo stare zitto perchè noi in Italia abbiamo cominciato prima? Chissà perchè siamo sempre ultimi nelle cose importanti e primi nelle stronzate. BOH! Intanto andiamo a controllare le varie vie di fuga. Astenersi chi non ha tempo da perdere e persone seriose. Le nostre città sono caffettiere che fumano ma senza il profumo del caffè. C'è nell'aria  qualcosa di nuovo anzi d'antico che sa di petr...

La Bellezza: Strade

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 di Leo Spanu La strada non presa Due strade divergevano in un bosco d'autunno e dispiaciuto di non poterle percorrere entrambe essendo un solo viaggiatore, a lungo indugiai fissandone una, più lontano che potevo fin dove si perdeva tra i cespugli. Poi presi l'altra, che  era buona ugualmente e aveva forse l'aspetto migliore perchè era erbosa e meno calpestata sebbene il passaggio le avesse rese quasi uguali. Ed entrambe quella mattina erano ricoperte di foglie che nessun passo aveva annerito mi riservai la prima per un altro giorno anche se, sapendo che una strada conduce verso un'altra, dubitavo che mai sarei tornato indietro. Lo racconterò con un sospiro,  da qualche parte tra molti anni: due strade divergevano in un bosco ed io, io presi la meno battuta, e questo ha fatto tutta la differenza. Robert Frost Alla fine di un lungo viaggio... ...ci ritroveremo.

Favole: Principi e principesse

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  di Leo Spanu I genitori di oggi non fanno più figli normali come una volta: fanno principi e principesse, i più modesti conti e contesse. Tutti di nobile lignaggio, anche la loro cacchetta è blu come il sangue e profuma di rose e ciclamino. I bambini di oggi non dormono in normali culle, sono stanze multiuso con pannolino e ciucio incorporato e se qualche volta i bambini piangono è perchè i genitori adoranti sbagliano nel posizionare l'attrezzatura infantile: pannolino sopra e ciucio sotto. I bambini di oggi non comunicano più con suoni gutturali e animaleschi ma digitano direttamente sul telefonino richieste, ordini e minacce, tutto regolarmente in inglese. Ma i bambini di oggi sono così belli che vengono fotografati ventiquattro ore al giorno e le loro foto vengono postate su Facebook perchè il mondo intero possa godere di tanta meraviglia. Ecco una galleria di nobili rampolli figli di casalinghe disperate che sognano sui gratta e vinci. E i padri? Loro si grattano e basta. For...

Favole: Uccellini e uccellacci

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  di Leo Spanu Ho detto da subito che uno dei miei divertimenti preferiti, quando non so cosa fare, è mettere titoli di mia invenzione alle immagini di artisti,  giocare con le parole. Un gioco che implica il recupero di libri letti, di film visti, di volti e di persone che ho incontrato strada facendo. Tutto il mondo che ho costruito nel tempo e che mi porto dentro, nelle parole che ho letto, scritto, sognato e vissuto. E' come lanciare sassi dalla riva di un fiume: o li fai rimbalzare una o più volte (sono arrivato fino a sei, una vita fa) oppure ti metti a disegnare sull'acqua cerchi che si allargano fino a spezzarsi sulla riva. Mi piaceva perdere il tempo così da bambino, a Treviso, sulle sponde del fiume Sile. A Sorso abbiamo il fiume Silis; una coincidenza oppure i due fiumi con quasi lo stesso nome hanno un significato? Un piccolo mistero che potrei scoprire facilmente ma preferisco rimanere nell'incertezza. Ormai sappiamo tutto di tutto e non c'è più niente da s...