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Visualizzazione dei post da aprile, 2021

Vieni al cinema insieme a me

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 di Leo Spanu " Vieni al cinema insieme a me, c'è l'attore che piace a te "era il ritornello di una canzoncina, L'attore (1968) di Adriano Celentano . Con la pandemia i cinema sono stati chiusi ma anche prima non godevano di ottima saluti. Per quelli della mia generazione sono stati una finestra spalancata sul mondo. Ho già scritto dei miei molti pomeriggi passati in un cinemino di ultima categoria a Brescia, due film 180 lire. Magari ho trascurato gli studi con effetti negativi sui miei voti. Se ci penso oggi, lo rifarei lo stesso: musica, libri e film mi aiutavano a sognare, la scuola mi annoiava. Quei pomeriggi buttati su scomode poltrone a vedere film mediocri o capolavori, sono stati la mia vera scuola. Ne ho parlato nella mia quasi autobiografia "Cartoline e dintorni ": E nella sala il camionista stanco che russava come un vulcano in attività, il maniaco che allungava le mani e volavano schiaffi e bestemmie, la casalinga con la borsa della spesa

Gente di mare

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 di Leo Spanu Fra poco si comincerà ad andare al mare, almeno qui da noi, quando la stagione dei bagni comincia a maggio e finisce a novembre. Io al mare non ci vado più: non sopporto la sabbia tra le dita dei piedi, la pancetta che si sporge dal costume (appena appena), quelli che camminano sul tuo asciugamano quando ti alzi per sgranchire le gambe. Una volta a Stintino, quando ancora si poteva andare, una famiglia di milanesi mi ha occupato asciugamano e ombrellone poi ha cercato di dimostrare che io avevo le idee confuse sull'utilizzo delle spiagge pubbliche: tutto quello che c'è sopra è del primo che arriva. Stavo per dire al pirla maschio: "Allora prenditi anche la nonna che è seduta vicino". Poi mi sono ricordato che la nonna non era la mia. Non sopporto neppure quelli che fanno i filosofi: per fare la pipì guardano l'orizzonte. Poi ci sono quelli che scrutano dal bagnasciuga l'immensità del mare; normalmente sono persone, uomini e donne, di ampie vedute

Ti venga un sonno

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 di Leo Spanu Ecco un modo gentile per non mandare qualcuno a quel paese. Aprile, che è il mese del sonno, dovrebbe portare sollievo ai pigri e invidia agli insonni ma se ne sta andando e nei prossimi mesi avremo ancora molte ragioni per non dormire o dormire poco e male. Prendiamoci quindi una pausa di riposo magari andando a frugare tra i milioni di immagini di internet dove si trovano molti seguaci di Morfeo. In realtà Morfeo, secondo i greci, era il dio dei sogni; il dio del sonno era Hypnos. Ma non importa con chi ti accompagni quando chiudi gli occhi, l'importante è svegliarsi il giorno dopo. Ma se questo non dovesse accadere non preoccupatevi, vuol dire che siete morti. Nell'attesa andiamo a curiosare e a cercare i morti di sonno, quelli che si addormentano ovunque e sempre: è gente davvero fortunata. E fregatevene se qualcuno vi dice che chi dorme non piglia pesci: se avete soldi andate al mercato e comprateli. Una sola cosa è importante quando si dorme: trovare la gius