Post

Visualizzazione dei post da marzo, 2016

Giovanni Bellini, il pittore delle Madonne (R)

Immagine
Pubblicato il 30 marzo 206 di Leo Spanu Qualche mese fa ho pubblicato una serie di cartoline con il classico tema della " Madonna col Bambino". Riprendo l'argomento, uno dei più affascinanti della storia della pittura per parlare di Giovanni Bellini (1433-1516) un pittore veneziano che, nel titolo dell'articolo, ho definito in maniera troppo riduttiva " pittore di Madonne". In realtà Giovanni Bellini è uno degli artisti più importanti del Rinascimento. Figlio di Jacopo Bellini, e fratello di Gentile validissimi rappresentanti della scuola veneziana è anche imparentato con Andrea Mantegna (che ha sposato la sorella Nicolosia); condizione che gli permette di avere contatti con tutti i più validi artisti dell'epoca. E infatti da tutti prenderà qualcosa in termini di conoscenze tecniche che grazie al grande talento riuscirà a far sue senza copiare nessuno. Il suo stile così luminoso lo renderà subito famoso ma in seguito le sue opere verranno spesso att

Torna a Surriento

Immagine
di Leo Spanu La mia prima volta a Sorrento è stato oltre trent'anni fa: un viaggio di lavoro. Poi, come dice la canzone, sono tornato con mia moglie. Questa volta è stato un viaggio di piacere; davvero un piacere. Le immagini sono tratte dal libro: Sorrento nell'incisione dell'Ottocento. A cura di Mario Rotili. Società Editrice Napoletana 1977 Anonimo francese: Interno di una casa a Sorrento Friedrich Schoeder (Kassel 1768-Parigi 1839): La casa del Tasso vista dal mare Samuel Prout (Plymouth 1783.Londra 1852): L'ingresso della città di Sorrento Jules Louis Fredric Villeneuve ( Parigi 1796-1843):Vista del burrone di Sorrento Prosper Barbot (Nantes 1798-Chambelloy 1878): Casa del Tasso a Sorrento Karl Lindemann-Frommel (Markirch 1819.Roma 1891): Villa Cocumella Sorrento Claude Francois Fortier (Parigi 1775-1835): Resti del tempio di Nettuno Emery F. Walker: Sorrento, Villa Astor dal mare Francesco Pisante (Napoli 1804-

La meglio gioventù

Immagine
La meglio gioventù di Leo Spanu Un poco ubriachi cantano, alla mattina presto, coi fazzoletti rossi stretti intorno alla gola, poi comandano rauchi quattro litri di vino e caffè per le ragazze, che ormai tacciono piangendo. Venite, treni, caricate questi giovani che cantano coi loro blusoni inglesi e le magliette bianche. Venite, treni, portate lontano la gioventù a cercare per il mondo ciò che qui è perduto. Portate, treni, per il mondo a non ridere mai più, questi allegri ragazzi scacciati dal paese. Questa poesia scritta da Pier Paolo Pasolini nel 1954 racconta di un gruppo di ragazzi in procinto di partire per l’estero in cerca di lavoro ma, come spesso capita ai poeti, ai veri poeti, le loro parole vanno oltre il fatto contingente che le ha ispirate e finiscono col diventare un messaggio universale pieno di nuovi significati e di emozioni  che resistono nel tempo. Ho riletto questi versi, dopo tanti anni, sulla spinta di una notizia che mi ha

Crocifissione (R)

Immagine
Pubblicato il 23 marzo 2016 di Leo Spanu La crocifissione era uno dei metodi di tortura e di morte più crudeli inventato dall'uomo. L'agonia poteva durare anche giorni e infatti la morte avveniva il più delle volte per collasso cardiocircolatorio o per asfissia. La flagellazione faceva parte di tutto il macabro cerimoniale che precedeva la crocifissione mentre gli arti inchiodati al legno erano un extra di crudeltà. All'epoca dei romani questa condanna veniva applicata solo agli schiavi o ai sovversivi perchè così era considerato Gesù Cristo dal potere: un sovversivo. E avevano ragione perchè il messaggio di Gesù era rivoluzionario ieri come oggi: predicare l'amore invece dell'odio e della violenza. Infatti è significativo come tanti secoli siano trascorsi ma la pace tra gli uomini  è ancora un'utopia. La civiltà ha fatto passi da giganti ma dove? Assistiamo in questi tempi ad avvenimenti terribili; spettacoli di morte e distruzione in Siria, in Libia e

Case, vicoli e palazzi

Immagine
Case, vicoli e palazzi  di Leo Spanu Cantava anni fa Riccardo Cocciante ( Margherita: una delle più belle canzoni italiane di sempre) “ coi secchi di vernice coloriamo tutti i muri, case, vicoli e palazzi”. Non sarebbe una cattiva idea se servisse a restituire un po’ di allegria e di speranza ad una società talmente chiusa nel proprio egoismo da poter pronosticare, con la quasi certezza di vincere, un futuro senza colori. Per i disegni invece il bianco e nero è perfetto. Anche il grigio non dispiace ma non so quante sfumature servono per una casa o per un palazzo. Per il porno ne bastano cinquanta; non le ho contate io ma alcune decine di milioni di lettori di un libro "baciato"  da un  successo mondiale. Talmente di successo che poi l’autore ha aggiunto il rosso e il nero che con Stendhal non c’entrano  niente ma è come con certi album da colorare: una forma di partecipazione o di condivisione secondo il linguaggio attuale. I disegni di questo libro sono veramen