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Donne di Sardegna 2 (R)

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di Leo Spanu (novembre 2017) Non so se sia ancora attuale la vecchia e noiosa ( per me) discussione sul matriarcato sardo. Sembra sia stato una forma di "potere" tra le più oppressive della storia. Non sono un esperto e fra l'altro il tema non mi appassiona. Diceva lo scrittore Giuseppe Dessì che la donna sarda è una Penelope senza Ulisse, lei in casa a tessere e lui, appena fuori della porta, con le pecore. Per l'uomo sardo niente mari misteriosi ed avventure. Lei custode del focolare domestico ma anche detentrice di antichi saperi da tramandare. Lui che costruisce brutte case di pietra, lei che li riveste di bellezza. Sempre Dessì ironizza, con una felice battuta, che " i grandi uomini della Sardegna sono state donne." A guardarsi intorno, oggi, ci sarebbe da dargli ragione. I primi nomi che mi vengono istintivamente alla mente sono:  Eleonora d'Arborea, Grazia Deledda, Maria Carta, Maria Lai. Tutte donne! Aiuto! Franco Pinna. Orgosolo, anziani genitor...

Donne di Sardegna 1 (R)

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Ripropongo due articoli del 2017 che hanno avuto (allora) un discreto successo e che ancora oggi godono della curiosità e dell'attenzione di molti lettori. Il merito non è mio ma dei fotografi che hanno saputo raccontare una certa Sardegna. di Leo Spanu (Novembre 2017) "Il libro" di oggi è formato da due splendidi volumi pubblicati da Ilisso Nuoro nel 2009, col titolo  La fotografia in Sardegna . Il primo volume “   Lo sguardo esterno 1854-1939 " è a cura di Marina Miraglia con testi di Marina Miraglia, Francesco Faeta , Maria Luisa De Felice (pagine 440, illustrazioni 464); il secondo volume “  Lo sguardo esterno gli anni del dopoguerra”  , testi di Marina Miraglia, Giacomo Daniele Fragapane, Francesco Faeta, Maria Luisa Di Felice. Le biografie dei fotografi sono a cura Salvatore Novellu. ( pagine 360, illustrazioni 277). La Sardegna vista da fotografi "forestieri". Naturalmente ognuno può leggere e interpretare le fotografie a prescindere dalle intenzioni...

Sogno o son mesto

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  di Leo Spanu (aprile 2016) Nella lista (lunghissima) degli sfigati Francois Desprez, disegnatore francese del XVI secolo, merita un posto d’onore.  Le notizie biografiche sul suo conto sono quasi a zero mentre il suo lavoro più importante ,  Les songes   drolatiques de Pantagruel… par recreation des Esprits    Bons  (I sogni umoristici di Pantagruel .. per il divertimento di spiriti buoni) fu pubblicato nel 1572 indicando come autore Rabelais. Ancora oggi, malgrado sia chiaro che il vero autore di quella raccolta di strani disegni è Desprez, molte riedizioni e altrettanti critici continuano ad attribuire l’opera a Rabelais.  Quindi il signor Desprez è destinato a rimanere per sempre un signor nessuno. Ieri come oggi conta il nome. Se scrivi ” Delitto e castigo” ma ti chiami Antonio Rossi benemerito e anonimo cittadino della ridente cittadina di Nonsodove, ti snobba anche l’ultimo editore perduto in fondo allo stivale. Invece se sei un VIP, dal c...

La Palermo di Claudio Pezzillo

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 di Leo Spanu Claudio Pezzillo è un fotografo famoso (almeno in Sicilia) ma io non riesco a trovare notizie biografiche. Mi dispiace perchè come racconta Palermo di ieri e la Sicilia di oggi merita un plauso. Specialmente da parte di chi, come me, ha una particolare passione per la Sicilia, per la sua arte e la sua gente.  Aspetto notizie e informazioni da parte di qualche lettore. Guardando le (poche) foto pubblicate in questo articolo la prima cosa che ho notato è qualcosa che ormai non esiste quasi più nella nostra società: la vita in strada. E non solo la vita e il modo di viverla, ma anche il lavoro si svolgeva in strada e non solo per questione di povertà. Mi è così ritornata in mente una canzone di Giorgio Gaber: C'è solo la strada (1974). Probabilmente non c'entra niente con le fotografie ma sembra tanto una profezia. Oggi si vive quasi come monadi, solo uno strumento elettronico ci collega con gli altri. Siamo connessi con tutto il mondo  e siamo sempre più soli....