Donne di Sardegna 2 (R)

di Leo Spanu (novembre 2017) Non so se sia ancora attuale la vecchia e noiosa ( per me) discussione sul matriarcato sardo. Sembra sia stato una forma di "potere" tra le più oppressive della storia. Non sono un esperto e fra l'altro il tema non mi appassiona. Diceva lo scrittore Giuseppe Dessì che la donna sarda è una Penelope senza Ulisse, lei in casa a tessere e lui, appena fuori della porta, con le pecore. Per l'uomo sardo niente mari misteriosi ed avventure. Lei custode del focolare domestico ma anche detentrice di antichi saperi da tramandare. Lui che costruisce brutte case di pietra, lei che li riveste di bellezza. Sempre Dessì ironizza, con una felice battuta, che " i grandi uomini della Sardegna sono state donne." A guardarsi intorno, oggi, ci sarebbe da dargli ragione. I primi nomi che mi vengono istintivamente alla mente sono: Eleonora d'Arborea, Grazia Deledda, Maria Carta, Maria Lai. Tutte donne! Aiuto! Franco Pinna. Orgosolo, anziani genitor...