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Visualizzazione dei post da dicembre, 2023

Cantanti italiane: Pietra Montecorvino

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 di Leo Spanu Ieri ho ricevuto un commento su un mio vecchio articolo (Cantanti italiane, parte seconda del  28 febbraio 2019): un lettore che si firma Caradonna mi scrive che ho "tralasciato una delle più grandi: Pietra Montecorvino." Non ricordavo assolutamente questo nome quindi sono andato a cercare notizie su  questa cantante. Pietra Montecorvino (Barbara D'Alessandro, Napoli 1962) è una cantante e attrice che ha avuto una carriera importante collaborando con artisti di valore . Leggendo la sua biografia mi sono ricordato di aver visto il film di Renzo Arbore " FF.SS. Cioè... che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?" (1983). La Montecorvino interpreta anche una canzone "Sud". Ho ascoltato su You Tube il brano: davvero una bella canzone e una voce straordinaria. Chiedo scusa all'artista e ringrazio il signor Caradonna per avermi dato l'occasione di correggere il mio errore.

Si viaggiare: Treviso, Padova

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 di Leo Spanu Febbraio 2004 Ho comprato un bel libro," Treviso ritrovata" di Toni Basso e Andrea Casson. Evidentemente non sono il solo a pensare di averla perduta ma, mentre loro pensano di averla ritrovata non so dove, io l'ho perduta per sempre. Non sono andato a Treviso per un pellegrinaggio in memoria di un'infanzia troppo lontana, volevo cercare alcune atmosfere, fissare particolari confusi,  volevo "rifinire" il mio primo romanzo, ambientato proprio a Treviso. Volevo trovare dei colori ma non quelli di Benetton che ha costruito una mostruosità di marmo bianco alla distanza di un sospiro da piazza dei Signori. Che dire dell'antico loggiato, sbarrato da enormi vetrate in alluminio dove oggi c'è un bar lussuoso dove i ricchi signorotti discutono dei loro affari. Il centro storico è stato rifatto, in qualche caso i restauri sono gradevoli ma l'insieme è deprimente. Troppa ricchezza, troppo ordine, troppo pulito. Troppo tutto. Treviso è una cit

Fotomanipolazione: Erik Johansson

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 di Leo Spanu L'intelligenza artificiale (AI) sarà il futuro prossimo venturo. Così dicono. Magari non sarebbe male mettere un pò più d'impegno per aumentare  anche l'intelligenza umana vista la grande quantità di imbecilli in circolazione. Data la mia non giovane età, probabilmente non farò in tempo a vedere un robot a forma di cuoco e che parla pure napoletano, che prepara la pizza (margherita) come piace  a me,  ma qualche anticipo di tristezza infinità ha già invaso la nostra società (vedi pizza all'ananas). Nell'attesa di uccidere la fantasia e la creatività  perchè un computer deve ridipingere la Cappella Sistina e riscrivere l'Inno alla Gioia, cercherò di capire a cosa servono le 1222 app del telefonino (si chiama ancora così?) che mi hanno regalato. Io volevo solo fare gli auguri a un mio amico di Cagliari. Erik Johansson (Svezia 1985) è un artista che smonta la realtà reale per trasformarla in realtà virtuale. Non capisco perchè ma è bravo. Alba tagliat

Lavorare stanca

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 di Leo Spanu Del lavoro mi è sempre piaciuta la pausa, la parte migliore dopo lo stipendio. Anche perchè, come diceva Cesare Pavese: " Lavorare stanca". Gabriel Carvajal (Colombia 1916- 2008) Fabian De La Rosa (Filippine 1886- 1937) Donne che lavorano in una risaia (1902) Olio su tela Charles  C. Ebbet  Lavoratori che costruiscono un grattacielo a New York: pausa (1930) Marc Ferrez (Brasile 1843-1923) Schiavi in cortile di caffè di una fattoria (San Paolo 1882) Theodore Frank (Germania 1811-1876) Sul sofà. Olio su tela Rafael Zabaleta Fuentes (Spagna 1907- 1960) Campesinos (1957) Olio su tela. Spagna Irma Gruenholz (Spagna) Cucinando. Plastilina Nereo Lopez (Columbia 1920- 2015) Sosta (1953) Jean-Francois Millet ( Francia 1814-1875) Le spigolatrici (1857) Olio su tela.  Museo d'Orsay, Parigi. Xavier  Miserachs (Spagna 1937- 1998) El born, Barcellona 1964 Humphrey Spender (Inghilterra 1910- 2005) Fotografia 1934 Charles M. Wysocki (USA 1908- 2002) Federico il letterato. O

Si viaggiare: Toscana e altro

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 di Leo Spanu Maggio-Giugno 2003. Provincia di Siena, in particolare la Valdichiana con base a Sarteano più alcune divagazioni a piacere; l'Italia minore, lontano dai grandi flussi turistici. Gli inglesi e i tedeschi invece li trovi sempre, magari in luoghi che non figurano neanche nelle carte dei vari enti per il turismo. Conoscono tutto di questa Italia, l'Italia delle meraviglie con le case dipinte nel tempo e nella storia,  coi colori della campagna e il silenzio delle chiese, con l'incanto della mente e lo stupore degli  occhi che si posano su strade e su pietre che raccontano di uomini e di un mondo che abbiamo perduto. A Montichiello due anziani turisti tedeschi si arrampicano faticosamente su una rapida stradina giungendo nella piazza della chiesa parrocchiale. Il castello è molto più in alto, troppo per le loro forze così, a malincuore, devono rinunciare. Gli italiani preferiscono il castello di Mirabilandia. Montefiascone. Chiesa di san Flaviano (XI secolo) Dietro