Castelli, torri ed altro. 1
di Leo Spanu Quando andavo in giro per castelli. Ieri davvero, dopo lunghe camminate a prova di polpacci. L'ultima volta è stato a San Leo; sono arrivato davanti all'ingresso ormai in apnea, invano ho cercato intorno una bombola d'ossigeno. C'era solo un'arpia vestita da donna tedesca di età indefinibili, faccia da sadica e in mano un biglietto d'ingresso dal costo disumano. Dialogo nel linguaggio dei muti:- Entra o non entra?- Era un'afosa giornata di primavera, mia moglie si era fermata sull'ultima panchina sotto l'ultimo albero prima che cominciassero le dure salite del deserto del Sahara. Con l'ultimo respiro risposi: -Torno subito che, strada facendo, mi sono perso la signora.- La valchiria che in gioventù ha prestato servizio militare come sergente dei parà, mi scruta con disprezzo come se fossi un uomo di pezza, senza spina dorsale e, cosa ancora più grave, senza pisello ( ce l'ho, ce l'ho qui la brioche ma col cavolo che l