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Ciampolillo, Ciccio Bello ed altre favole

 di Leo Spanu I sette nani di un tempo sono ormai pensionati ed anche Biancaneve la mela se la mangia a pezzettini per via della dentiera tremolante e ballerina. Niente più Principi Azzurri mentre la Bella Addormentata nel Bosco ora vende materassi all’Ikea.   Cenerentola indossa gli anfibi e Giulietta regala baci e souvenir dal terrazzino di   Verona mentre sospira : Romeo, Romeo, perché non sei più Romeo? I tempi cambiano, anche i gusti e gli uomini e Romeo oggi si chiama   Jessica e fa la modella   per una ditta di biancheria intima femminile. Ma all’orizzonte nuovi eroi   si affacciano nello splendore del sol dell’avvenire   e del Cinemascope: guerrieri senza terra e senza paura. Soldati senza passato, senza futuro e soprattutto senza palanche. Chi salverà le bionda forestiera chi sarà, chi sarà? Mare, mare crudele come puoi cantare nella notte scura mentre piange il cuore…….   scusate ho sbagliato canzone. Comunque per chi non conosces...

Una poesia al giorno: Nicanor Parra. Vizi del mondo moderno

 di Leo Spanu Nicanor Parra (Cile 1914- 2018)  Parra è stato un poeta ma anche un matematico e   un fisico, una persona quindi di grande preparazione scientifica e, forse per questa ragione, il suo pessimismo fa più paura. Quando la scienza   non sa dare risposte non è certo la poesia che può trovare soluzioni; la poesia spesso è denuncia, talvolta  è consolazione. In ogni caso è un mare dove alla fine finisci col naufragare. Nicanor Parra, inventore dell’antipoesia, con la sua ironia e il suo sarcasmo ha sconvolto il mondo comodo di un certa poesia facile e popolare (alla Neruda) ma, secondo molti critici, è uno dei più grandi poeti del sud America. A proposito Violetta Parra, la cantante autrice di Grazie alla vita, era sua sorella. Vizi del mondo moderno I delinquenti moderni sono autorizzati a incontrarsi giornalmente in parchi e giardini. equipaggiati di potenti binocoli e orologi da tasca. Irrompono nei chioschi protetti dalla morte e piazza...

Le donne nella Bibbia: Dina e Micol

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 di Leo Spanu Dina , figlia di Giacobbe e della prima moglie Lia, si trovò al centro, vittima innocente, di una storia molto complicata di alleanze politiche e di vendette. Tutto iniziò quando la ragazza fu stuprata da Sichem,  figlio del capo tribù Camor l'Eveo, una stirpe non ebraica. Tra Giacobbe e Camor si decise, anche per evitare uno scontro tra le due popolazioni, il matrimonio riparatore tra Dina e Sichem, oltre ad un'alleanza che prevedeva anche l'adesione del popolo di Camor alla religione ebraica. Fautori (in mala fede) e responsabili di questo accordo furono i due fratelli di Dina, Simeone e Levi. L'accordo venne raggiunto e  Camor e il suo popolo si sottoposero al rito della circoncisione, un intervento chirurgico che, per i metodi primitivi dell'operazione, metteva fuori combattimento, per tre giorni, gli uomini. Così quando tutti erano indeboliti, Simone e Levi passarono a fil di spada Camor e suo figlio Sichem, poi saccheggiarono la città facendo ucc...

Una poesia al giorno: Francesco De Gregori

 di Leo Spanu Francesco De Gregori (Roma 1951) Atlantide Lui adesso vive ad Atlantide con un cappello pieno di ricordi ha la faccia di uno che ha capito e anche un principio di tristezza in fondo all’anima nasconde sotto il letto barattoli di birra disperata   e a volte ritiene di essere un eroe.   Lui adesso vive in California da sette anni sotto una veranda ad aspettare le nuvole è diventato un grosso suonatore di chitarre e stravede per una donna chiamata Lisa quando le dice tu sei quella con cui vivere gli si forma una ruga sulla guancia sinistra.   Lui adesso vive nel terzo raggio dove ha imparato a non fare più domande del tipo conoscete per caso una ragazza di Roma la cui faccia ricorda il crollo di una diga? Io la conobbi un giorno ed imparai il suo nome ma mi portò lontano il vizio dell’amore.   E così pensava l’uomo di passaggio mentre volava alto nel cielo di Napoli Rubatele pure   i soldi, rubate...

Una poesia al giornoEfrain Barquero

 di Leo Spanu Efrain Barquero (Cile 1931-2020) Il miele ereditario   Mio nonno era il fiume che fecondava queste terre. Pieno d’innumerevoli mani e occhi e orecchie. E, nello stesso tempo, cieco e taciturno come un albero. Era la barba antica e la voce profonda della casa, Era il seminatore e il frutto. Il ceppo rugoso. L’indice del tempo e il sangue propizio. Mio nonno era l’inverno con le mani fiorite. Era il fiume stesso che popolava le terre. Era la terra stessa che moriva e rinasceva.   Mia nonna era il ramo incurvato dalle nascite. Era il volto della casa seduto in cucina. Era l’odore del pane e della mela conservata. Era la mano del rosmarino e la voce della preghiera. Era la povertà dei lunghi inverni avvolta nello zucchero come un’umile ghiottoneria. Quindici figli mangiarono dalle sue mani miracolose. Quindici figli dormivano col suo sonno d’aquila. In molti nipoti e pronipoti abbiamo continuato   a passare nelle...

Una poesia al giorno: Walt Whitman

 di Leo Spanu Una poesia dedicata all'America del nuovo presidente Biden con l'augurio che faccia dimenticare quella triste e pericolosa di Trump. E' una poesia diventata famosa grazie al film "L'attimo fuggente" (Peter Weir, 1989) con uno straordinario Robin Williams. La poesia era stata scritta in occasione dell'omicidio del presidente Lincol (1865) ed esprimeva la speranza di uscire da una fase difficile della storia americana. Molto attuale. Walt Whitman (USA 1819-1892) O Capitano! Mio Capitano! il nostro duro viaggio è finito, la nave ha scapolato ogni tempesta, il premio che cercavamo ottenuto, il porto è vicino, sento le campane, la gente esulta, mentre gli occhi seguono la solida chiglia, il vascello severo e audace: ma, o cuore, cuore, cuore! gocce rosse di sangue dove sul ponte il mio Capitano giace caduto freddo morto.   O Capitano! Mio Capitano! alzati a sentire le campane; alzati- per te la bandiera è gettata- per te la ...

Girotondo 2021

di Leo Spanu Se verrà la crisi marcondiro’ndero se verrà la crisi marcondiro’ndà se verrà la crisi a chi chiedere aiuto se verrà la crisi chi ci salverà?   Ci salverà il buon Dio ma ci ha già provato   e alla fine si è arreso deluso e rassegnato. Ci salverà Mattarella che parla dal colle ma la  voce è inascoltata dalle folle.   Ma se verrà la pandemia, o mamma, chi ci salverà Se verrà la malattia, babbo, chi ci salverà? La pandemia è già arrivata, figlio, e si salverà solo chi si chiude in casa e si vaccinerà.   I vaccini son finiti marcondiro’ndero i vaccini non son bastati marcondiro’ndà la colpa è della sfiga, la colpa non è mia è colpa del bajon  se la nonna morirà.   Ma se verrà la crisi marcondiro’ndero se verrà la crisi marcondiro’nda ancora non mi hai detto se ci salviamo ancora non mi hai detto chi ci salverà.   La crisi è già arrivata marcondiro’ndero la crisi l’ha voluta Renzi   mar...