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Visita al museo: Napoli, Capodimonte

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 di Leo Spanu Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte. Fondato nel 1758 Simone Martini (Siena 1284-Avignone 1344) San Ludovico di Tolosa e sue storie (1317 ca.) Tempera su tavola Masaccio (Tommaso di Ser Giovanni di Mone. San Giovanni Valdarno 1401- Roma 1428)  Crocifissione dal Polittico di Pisa (1426) Tempera su tavola Giovanni Bellini (Venezia 1427-1516) Trasfigurazione (1478-79) Olio su tavola Andrea Mantegna (Isola di Carturo 1431- Mantova 1506) Sant’Eufemia (1454) tempera a colla su tela Sandro   Botticelli (Alessandro Filipepi. Firenze 1444- 1510) Madonna col Bambino e due angeli (1468-69) Tempera su tavola Filippino Lippi (Prato 1457- Firenze 1504) Annunciazione e santi Sodoma (Giovanni Antonio Bazzi. Vercelli   1477- Siena 1549) Resurrezione di Cristo ( 1534) Olio su tavola Moretto (Alessandro Bonvicini. Brescia. 1498- 1554) Cristo alla colonna Polidoro da Caravaggio (Caravaggio 1499- Messina 1543) Trasporto di Cristo al sepolcro (1527-28 particola...

Si stava peggio quando si stava peggio?

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 di Leo Spanu Lo so che il proverbio è altro ma con tutto sto' covid che spunta fuori anche dalla minestra non sai più dove girarti: corvi e avvoltoi che, appena sveglio, ti parlano e ti spaventano dalla televisione e da internet. I quotidiani sono un necrologio unico già dalla prima pagina. C'è una voglia di iella o di sfiga, per dirla in termini moderni, che non bastano più scongiuri e toccamenti. Siamo arrivati all'applicazione quotidiana della prima legge di Murphy: Se una cosa deve andare male sicuramente andrà peggio.   Ci sono medici, politici e giornalisti che sembrano masturbarsi quando annunciano con il labbro abbassato dalla tristezza e l'occhietto vispo: "Ebbene si, siamo nella merda ma nessun problema. Dopo la prima, arriverà la seconda e poi la terza ondata. Fate scorta di carta igienica." Tutti uccelli del malaugurio. Ma rilassatevi ogni tanto; guardate un film, leggete un libro, ascoltate una canzone, bevete un caffè. Inventatevi un sorriso, ma...

Una poesia al giorno: Octavio Paz

 di Leo Spanu Octavio Paz (Città del Messico 1914-1998) Temporale Nella montagna nera il torrente delira a voce alta. A quella stessa ora avanzi tra precipizi nel tuo corpo sopito. Il vento lotta al buio col tuo segno boscaglia verde e bianca quercia fanciulla quercia millenaria il vento ti sradica e trascina e cade al suolo apre il tuo pensiero e lo disperde. Turbine i tuoi occhi turbine il tuo ombelico turbine e vuoto. Il vento ti spreme come un grappolo temporale sulla tua fronte temporale sulla tua nuca e sul tuo ventre. Come un ramo secco il vento ti sbalza. Nel tuo sogno entra il torrente mani verdi e piedi neri rotola per la gola di pietra della notte annodata al tuo corpo di montagna sopita. Il torrente delira tra le tue cosce soliloquio di pietre e d’acqua. Sulle scogliere della tua fronte passa come un fiume di uccelli. Il bosco reclina il capo come un toro ferito il bosco s’inginocchia sotto l’ala del...

Stai lontana da me

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 di Leo Spanu Stai lontano da me (1962) è una piacevole canzone (una cover) di Adriano Celentano, l'unica volta che l'ha azzeccata come profeta di "sventure". Oggi la sua richiesta è di stretta attualità; come rimpiangiamo gli eccessi di un tempo specie gli assembramenti. Anche noi.! Nell'estate del 1962, Sorso-Marina di Sorso, 4 chilometri (in discesa): 18 su una Topolino. Quando la mamma è "ingombrante". L'ultimo chiuda la porta! Vai avanti tu che a me mi vien da ridere. Quando c'erano i Beatles! Allora la scusa era di portare a passeggio il gatto (nero). Per far sorridere un uomo basta un reggiseno. Arrampicata sociale. L'antenato del black friday. Padre, madre e undici figli. E c'è pure il cane. Buon Natale! Pausa pranzo. La pipì. Woodstock. Aspettando....chi ? Tutti al mare.