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Noi del 1946. Parte seconda

Noi del 1946. Parte seconda di Leo Spanu Noi del 1946 siamo stati fortunati. Noi non siamo stati concepiti per distrazione o per un incidente di percorso ma per amore, solo per amore. I nostri genitori stavano uscendo da una lunga notte insonne, stanchi di dolori e di paura; avevano voglia di vivere, di sognare, di giocare. Mi piace immaginare i miei genitori come due giovani felici che volevano un figlio. Mio padre era un militare di carriera e si era congedato alla fine della guerra. Aveva  visto cose terribili e voleva solo dimenticare quella sua assurda giovinezza  vissuta tra bombe e morti. Mia madre era una ragazzina, poco più che bambina, mora e allegra, innamorata pazza di quel suo principe azzurro dal sorriso triste e dai capelli precocemente imbiancati.  Io sono stato il loro primo figlio, una luce per un  domani migliore. La vita  è strana, il più delle volte le tue domande rimangono sospese nell’aria come  nuvole ferme in attesa del...

Noi del 1946. Parte prima

Noi del 1946.   Parte I° di Leo Spanu Che anno è stato il 1946? Direi piuttosto agitato ma interessante: in Italia nasce la repubblica e Enrico De Nicola ne diventa il primo presidente. Adesso si che la guerra è veramente finita e si può finalmente cominciare a ricostruire. Il futuro è tutto da inventare; speriamo bene. Noi che siamo nati in quell’anno abbiamo avuto molto da fare e oggi, al 70° anno di vita, abbiamo anche qualcosa da raccontare. Vediamone qualcuno a caso di questi miei coetanei, almeno quelli che in qualche maniera, almeno per un attimo, hanno fatto parte dei miei pensieri o dei miei sogni. Un  saluto da amico, anche se non li conoscevo,  per tutti quelli che, come diciamo noi alpini, sono “andati avanti” per tutti gli altri invece permettetemi un saluto latino: si vales bene est, ego valeo ( libera traduzione: se tu stai bene, allora anch’io sto bene). Un primo elenco, in ordine di nascita, di nati nel 1946. Diane Keaton (5 gennaio)....

Te la ricordi Lella quella ricca (R)

Te la ricordi Lella quella ricca  Pubblicato il 13 aprile 2016 .  Credo sia opportuno  continuare a pubblicare questo articolo perchè il problema non solo continua ad esistere ma sembra si stia aggravando. Oggi 25 novembre 2020 altre due donne sono state uccise. La violenza sulle donne è da sempre la parte peggiore dell'uomo. E intanto  troppi , senza pudore, confondono coscienze e menti invitandoli all'intolleranza; si dicono bestialità che appartengono alla purtroppo mai superata propaganda nazifascista, una pseudo cultura che odia e vorrebbe cancellare le categorie più deboli e indifese della società. L'uomo di oggi si sta velocemente avviando verso il futuro con un ultra moderno telefonino in una mano e un coltello nell'altra. Forse non siamo mai usciti dalle caverne. di Leo Spanu “Te la ricordi Lella” è una canzone del cantautore romano Edoardo De Angelis. Nel 1971 vince il Cantagiro, un’importante manifestazione dell’epoca. Trascrivo il testo integral...

Bugatti: auto da sogno

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Leo Spanu La Bugatti era una casa automobilistica francese fondata nel 1909 dall'italiano Ettore Bugatti. La produzione di macchine cessò nel 1963. Nel 1987 una società italiana  rilevò i diritti e riprese l'attività produttiva che durò fino al 1995. Dal 1998  Bugatti è diventato un marchio di proprietà di Wolswagen. Bugatti Royale " Berline De Voyage" 1931.  Motore 8 cilindri;cilindrata 12.763 cc; alimentazione ad unico carburatore Bugatti; potenza max 275 CV a 4000 giri/min. Questo modello, costruito    personalmente da Ettore Bugatti, rimase sempre di proprietà della famiglia                                                                                                             ...

Sogno o son mesto?

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Sogno o son mesto? di Leo Spanu Nella lista (lunghissima) degli sfigati Francois Desprez, disegnatore francese del XVI secolo, merita un posto d’onore.  Le notizie biografiche sul suo conto sono quasi a zero mentre il suo lavoro più importante , Les songes drolatiques de Pantagruel… par recreation des Esprits   Bons ( I sogni umoristici di Pantagruel .. per il divertimento di spiriti buoni) fu pubblicato nel 1572 indicando come autore Rabelais. Ancora oggi, malgrado sia chiaro che il vero autore di quella raccolta di strani disegni è Desprez, molte riedizioni e altrettanti critici continuano ad attribuire l’opera a Rabelais. Quindi il signor Desprez è destinato a rimanere per sempre un signor nessuno. Ieri come oggi conta il nome. Se scrivi ” Delitto e castigo” ma ti chiami Antonio Rossi benemerito e anonimo cittadino della ridente cittadine di Nonsodove, ti snobba anche l’ultimo editore perduto in fondo allo stivale. Invece se sei un VIP, dal calciatore analfabeta ...

Siate realisti, chiedete l'impossibile

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Siate realisti, chiedete l’impossibile. Correva (dove?) l’anno 1968 di Leo Spanu Non è che si stava male prima del 1968 ma una noia: tutti seri, anzi seriosi in giacca e cravatta anche per andare a cagare. Proibito ridere e scherzare; a scuola se ti davano un tema ( classico) sull’ultimo film che avevi visto era sempre e solo “ La corazzata Potemkin”  e tutti i parenti ( W Fantozzi il Liberatore, l’unico e solo eroe dei tempi moderni) mica potevi parlare di Ercole o Maciste. In realtà io una volta l’ho fatto; con  un tono severo e colto da vero critico cinematografico dissertai sul film  “ Il gladiatore più forte del mondo” (1962) con Mark Forest  che, insieme al mitico Steve Reeves,  erano gli Schwarzenegger dell’epoca  L’insegnante di lettere mi diede quattro-meno-meno e chiese ai miei genitori se avevo qualche problema ( psicologico) di crescita. Il cinema peplum, i fumetti, la letteratura popolare non erano ancora degni dell’attenzione degli in...

Storie di donne e di poesia: Virginia Oldoini

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Virginia Oldoini, contessa di Castiglione di Leo Spanu Nel primo articolo pubblicato su questo blog ( Veronica Franco. 27/6/2015)  c’era una citazione su una nobile italiana divenuta famosa nell’Ottocento con una definizione decisamente offensiva e ingiusta: la vulva d’oro del Risorgimento. Forse è il caso di restituire un po’ di verità e di merito ad una donna che a giudizio di molti era una delle donne più belle d’Europa. Ma Virginia era qualcosa di più di una semplice bella donna. Virginia Oldoini ( nome completo: Virginia Elisabetta Luisa Carlotta Antonietta Maia Oldoini) nasce a Firenze il 23 marzo 1837. Già da bambina è di una bellezza non comune che attira l’ammirazione di tutti. A dodici anni si ritira in convento per un’improvvisa vocazione mistica ma dura poco. “Nata di marzo”, impetuosa e imprevedibile come un torrente in piena quando l'inverno finisce e la primavera svela i suoi colori, Virginia sogna paesaggi e futuri diversi, ricchi di uomini e di avventu...