Ad Memoriam: Amico fragile
Amico fragile: Eugenio Muroni di Leo Spanu “Come ti senti amico fragile, se vuoi potrò occuparmi un'ora al mese di te”. Comincia un nuovo anno e ormai non ho più un minuto, neppure per pensarti. Sono qui che colleziono parole per usarle come pietre. Nascosto nell'ombra della mia tana, come un animale impaurito, sono pronto a colpire e a far male invece di raccogliere gli ultimi avanzi della mia umanità per capire quelli come te, amico fragile, quelli che ormai non hanno neanche la forza di parlare o di piangere. Così il tuo ricordo mi urla nella coscienza come un atto d'accusa. Sono innocente ne sono sicuro, più che sicuro ma perchè mi sento colpevole? Mi confondo e mi perdo nelle storie di tutti i giorni; mi chiudo nel mio metro quadrato di illusoria libertà e mi armo per controllare e combattere il nemico che mi spia. La mia casa è diventata una prigione per lasciare il male fuori. Almeno credo, voglio sperarlo. Ecco perchè non ho tempo per aiutarti, amico frag